The Witcher| Recensione della serie-tv

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Serie fantasy targata Netflix che va a colmare un grandissimo vuoto di questo genere cinematografico nella piattaforma streaming più conosciuta al mondo, rimasta digiuna di una serie cult squisitamente fantasy. The Witcher sarà una valida proposta? Ce lo auguriamo..

Intanto, 7 motivi per cui è d’obbligo guardare The Witcher e la mia personale recensione

  • Henry Cavill. Riuscitissimo nel ruolo del protagonista Geralt di Rivia. Dopo la sua prova attoriale nei panni dell’imperturbabile e inespressivo Superman in Uomo d’acciaio, il volto incolore di Cavill si sposa perfettamente con il carattere del personaggio che interpreta. Mutante schivo e di poche parole (si esprime a grugni il più delle volte) forgiato dalla magia con il solo scopo di uccidere mostri su commissione. Il suo cuore è quattro volte più lento del normale, i suoi occhi sono potenziati e chimerici, alcuni sostengono non abbia sentimenti e sia incapace di amare, eppure, il primo episodio ci racconta tutt’altro….

Sceneggiatura labirintica e complessa

  •  Ci ho messo un po’ per rendermene conto. (Un po’ per mea culpa che mi sono approcciata alla serie con leggerezza e superficialità, un po’ perché- Santo cielo! – i personaggi principali non cambiano mai e indossano sempre gli stessi vestiti! Ha senso: essendo maghi e mutanti, il loro aspetto è immutabile nel tempo, e dimostrano meno anni di quanti, effettivamente, ne hanno. Sì, ok, ma a me chi me lo dice? L’ho dovuto cercare su internet).

Comunque. La serie narra tre storie differenti in ben tre arcate temporali differenti. È come se vedessimo passato, presente e futuro che si rincorrono e si aggrovigliano nello stesso intreccio di trama. Piano narrativo multiplo davvero ambizioso, riuscito, tutto sommato, bene, con qualche sbavatura però.

Era inevitabile, ci sono qui e là delle incongruenze e pezzi di trama lasciati irrisolti: come quando Geralt decide di fare visita al re Foltest nel regno di Temeria, in quanto venuto a conoscenza (tramite una prostituta) di una presunta truffa da parte di un altro Witcher, che dopo la truffa- prostituta dixit – si sarebbe abbandonato alle gioie del vizio carnale, approdando nello stesso bordello di Geralt. Nell’episodio successivo, però, lo vediamo morto in una bara e nascosto dalla maga Triss, la quale ha mentito e ha inventato la truffa.  Come ha fatto dunque l’altro Witcher a raggiungere il bordello dopo la sua morte?

Nell’episodio finale vediamo Geralt ferito che, in stato di semi-convalescenza- ricorda la sua infanzia e sua madre, una maga. Wait. Per tutta la stagione una cosa sola ci è stata detta, ridetta e inculcata nella testa fino allo sfinimento: maghi e mutanti sono sterili. Quindi come è possibile? Forse non è la vera madre di Geralt? Domande alle quali forse un giorno daremo risposte, magari con la seconda stagione.

Yennefer, Cirilla e Calanthe. Il potere ha il volto di tre donne in The Witcher

  • Ho semplicemente adorato queste tre figure femminili e, credo, non ci si sarebbe potuto aspettare di meglio. Sono tre donne differenti, accomunate dalla stessa forza di volontà battagliera e grintosa.
Calanthe. Leonessa di Cintra PhotoCredit: dal web
Calanthe. Leonessa di Cintra PhotoCredit: dal web

La Regina Calanthe, leonessa di Cintra, è una donna guerriero temuta e rispettata in tutto il regno. È la vera colonna portante di tutti gli imperi. La vediamo sempre con indosso la sua amata armatura dorata e macchiata del sangue dei nemici. La sua forza risiede nel suo coraggio, la sua spada racchiude tutte le battaglie affrontate dall’unica figlia del re, l’unica erede al trono e donna. Il volto solcato dalle lotte che ha dovuto combattere, le più fragorose sul campo di battaglia, le più silenziose dentro la mura del castello sottostante a una tradizione patriarcale. Il mio personaggio preferito in assoluto. Jhodi May è perfetta.

Yennefer di Vengerberg

Yennefer. Photo Credit: dal web
Yennefer. Photo Credit: dal web

Maga dotata di grandissimi poteri. Donna ribelle, inafferrabile, testarda, la guerra, lei, ce l’ha dentro. Conosciuta da tutti come la bellissima maga dall’odore di lillà e uva spina. Yennefer sa che la magia sottostà all’ordine dell’equilibro degli elementi. Niente è gratis a questo mondo. Si ottiene qualcosa, perdendo qualcosa. All’inizio Yennefer è una povera gobba quarterone (1/4 del suo sangue è elfico) presa in giro dai suoi fratelli e venduta al migliore offerente per quattro soldi. Per ottenere l’invidiabile bellezza, di cui si narrano le lodi oltreoceano, Yennefer sceglie di sottoporsi a un potente e dolorosissimo rituale magico (stavo male per lei, giuro!) donando in cambio la sua fertilità. A questa regola, però, Yennefer non ci sta, ovviamente. Ecco perché ogni occasione è buona per cercare di rimanere incinta, a volte anche rischiando la propria vita. Attenzione…non è che Yennefer senta un’irrefrenabile voglia di diventare madre, lei vuole semplicemente essere libera dalle regole. Non è incline al compromesso. Semplicemente lei non ci sta, e vuole ‘TUTTO’. Anya Chalotra da brividi, quasi che ruba la scena a Henry Cavill.

Cirilla Photo Credit: dal web
Cirilla Photo Credit: dal web

Cirilla. Leoncino di Cintra. Amatissima nipotina di Calanthe. Racchiude in sé un enorme potere primordiale. La sua è la figura più spirituale, sente di essere connessa a Geralt, per qualche inspiegabile motivo che va oltre la Legge della Sorpresa (oddio ragà, come ve la spiego? Guardate la serie). Il suo cammino è guidato da una profezia ed è perennemente provata dal peso del suo misterioso ruolo e destino. Finalmente incontra Geralt che riconosce subito e abbraccia, perché “le persone destinate ad incontrarsi si ritrovano sempre..”. Al momento non so dire di più di questo personaggio perché è stato sviluppato poco. Spero in un focus più approfondito nella seconda stagione.

Canzone del Ranuncolo ‘Toss a coin to your Witcher’

Ormai una hit. Ranuncolo, personaggio secondario che,però, con le sue canzoni da menestrello proietta a 360° lo spettatore nel mondo fantasy di The Witcher.

Toss a coin to Your Witcher

Ti è piaciuta la recensione? Seguici su MMI