Una gioia immensa per Thomas Ceccon e per tutto il movimento sportivo italiano presente ai Mondiali di nuoto attualmente in corso di svolgimento a Budapest, in Ungheria. Dopo aver vinto la medaglia d’oro e realizzato il record mondiale nella disciplina dei 100 stile dorso, il nuotatore nostrano è terminato prepotentemente sotto ai riflettori della stampa internazionale.

Thomas Ceccon, le parole dopo la vittoria

Mondiali Nuoto Thomas Ceccon (Credit foto – pagina Facebook Italia Team)

Oggi non mi batteva nessuno! Che colpo sensazionale. 51″60 è un tempo molto forte, anche ieri potevo farlo, non mi aspettavo però di andare così forte – ecco cosa ha detto il ragazzo dopo la vittoria ed il record –. Il record del mondo in Italia l’hanno fatto 4 atleti forse, è un ‘achievement’ che per la carriera di uno sportivo è tanta roba. Oggi gli americani sono andati molto forte, Murphy si nasconde sempre e poi in finale tira fuori quello che non ha. Armstrong ha la mia età e sapevo che poteva andare forte. La gara di ieri mi ha dato tanta sicurezza. L’emozione? Sinceramente non lo so, non ne ho idea. Obiettivi? Punto ancora più in alto“.

Il lusinghiero commento de El Pais

Da allora non si ricorda, un record mondiale stabilito con i baffi. Tomas Ceccon è stato l’audace nuotatore che ha rotto l’inerzia psicologica. Lo ha fatto con calma, con equilibrio, mantenendo la stessa frequenza di bracciata dal primo metro all’ultimo della finale dei 100 dorso. Murphy non nuotava così velocemente da tre anni. La sua partenza è stata pazzesca. (…) Ceccon ha mantenuto sangue freddo. Contro ogni logica di biomeccanica e fisiologia, che costringono i nuotatori ad aumentare la frequenza dei colpi quando la fatica determina una maggiore immersione del corpo in acqua, l’italiano ha dato 34 bracciate nei primi 50 metri e solo 33 nel secondo, quando la logica avrebbe voluto che fossero 35 o 36. L’impresa di Ceccon non sembra casuale. Lo ha dimostrato Nicolò Martinenghi con l’oro nei 100 rana. L’Italia è il paese europeo che più resiste alla supremazia degli Stati Uniti. E riesce a farlo grazie ai suoi velocisti fenomenali. A differenza della Spagna, dove ogni individuo sfrutta le proprie possibilità, gli italiani hanno creato una vera squadra”.

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(Credit foto – Italia Team pagina Facebook)