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#ThrowbackAnime: Full Metal Panic! e l’equilibrio perfetto.

Bentrovati ad un nuovo appuntamento con #ThrowbackAnime. Oggi abbiamo in serbo una delle meraviglie degli anni 2000, uno di quegli anime che, al solo parlarne, fa risplendere gli occhi di chiunque in pieno stile Lady Oscar e Candy Candy.

Sto parlando di Full Metal Panic!, anime andato in onda per la prima volta nel 2002 e giunto a noi nel 2003 che, con tre straordinarie stagioni, ha conquistato i cuori di milioni di persone, grazie ad un’alchimia fatta di azione, romanticismo e comicità fino ad oggi eguagliata da pochi.

E’ doveroso parlarne ora, poiché ad aprile andrà in onda Full Metal Panic! Invisible Victory, la quarta serie, a distanza di tredici anni dalla terza, e chi ancora non l’avesse mai visto, avrà tutto il tempo per recuperarlo.

Questo ovviamente non è un consiglio, ma un ordine.

(foto dal web)

Da dove cominciare per parlare di Full Metal Panic?

In qualunque direzione si guardi, potremmo andare avanti per giorni a parlare di questo anime, perciò credo sia più semplice iniziare dalla trama: ci troviamo in una realtà alternativa molto simile alla nostra, ma con la differenza che la Guerra Fredda non è mai finita.

Noi seguiamo la storia di Kaname Chidori, una studentessa del liceo apparentemente normale, che in realtà scopre di essere una Whispered, una persona che all’interno della sua mente custodisce importantissimi segreti riguardo la Black Technology, un tipo di tecnologia sconosciuta e molto avanzata in grado di costruire macchine così sofisticate da rendere la normale meccanica obsoleta.

Incaricata della sua protezione è la Mithrill, un’organizzazione militare privata ed indipendente che ha come unico scopo il mantenimento della giustizia e dell’equilibrio di un mondo pericolosamente instabile, ed in particolar modo il sergente Sosuke Sagara, giovanissimo ed abile mercenario, cresciuto sin da piccolo sui campi di battaglia di tutto il pianeta.

(foto dal web)

Quando Sosuke, completamente inadatto alla vita di una persona comune, entrerà sotto copertura nella scuola di Kaname, darà inizio ad una serie di avventure, prima esilaranti e poi via via sempre più intense e profonde, tra scontri emozionanti, robot, mercenari, colpi di scena, risate e sentimenti travolgenti.

Gli elementi che rendono unico Full Metal Panic! sono tantissimi.

Parliamo ad esempio dei personaggi.

Contrariamente ad altri anime del genere, abbiamo una protagonista incredibile: Kaname Chidori non è la solita ragazzina del liceo, bellissima ed in costante bisogno d’aiuto, ma una vera e propria forza della natura, che dietro il suo bell’aspetto nasconde un temperamento selvaggio ed irruento.

Proprio per questo tutti i suoi compagni ne hanno paura, mentre lei in ogni situazione non risulta mai pesante e noiosa, valore molto raro da trovare in una protagonista.

(foto dal web)

A Kaname viene affiancato Sosuke, che da subito, grazie alla sua totale incapacità di adattarsi ad una vita normale, fornisce l’elemento perfetto per la comicità che caratterizza soprattutto la prima serie.

Man mano che però la storia va avanti, mentre i temi si fanno sempre più profondi ed importanti, si scopre quanto sia immenso l’universo che si nasconde dietro la facciata del soldato perfetto, quanto il “fissato di guerra” sia in realtà un personaggio complesso, tormentato e composto da uno spettro infinito di sfumature, che partono dal suo passato di bambino soldato, per arrivare al terrore di non essere più in grado di vivere come una persona normale e perciò non riuscire a rimanere al fianco di Kaname.

Intorno a loro ruotano tantissimi personaggi, dai compagni di squadra Mao e Kurz al Colonnello Teletha Testarossa, dal Maggiore Kalilin, padre adottivo di Sosuke, ai compagni di scuola di Kaname. Ognuno di loro ha una storia straordinaria e delle caratteristiche uniche, che si amalgamano perfettamente tra loro e contribuiscono a creare un ambiente perfettamente bilanciato tra umorismo e complessità.

(foto dal web)

Il tutto è poi tenuto insieme da Gauron, un cattivo da manuale, come ormai se ne vedono veramente pochi in giro: spia doppiogiochista, spietato, carismatico, sempre un passo avanti hai protagonisti, riesce a regalarti un brivido ogni volta che appare con il suo sorriso malvagio, fornendo l’ultimo elemento necessario a creare una grande storia.

Non mancano poi sicuramente i colpi di scena.

Grazie ad una narrazione serrata ed avvincente, e all’amore per dei personaggi indimenticabili, che cresce sempre di più con il passare delle puntate, guardando Full Metal Panic! l’effetto che si ottiene è la totale incapacità di allontanarsi dallo schermo.

Come abbiamo detto, l’anime parte con un torno molto leggero ed umoristico, che nel corso delle serie non si perde, ma finisce per fare da cornice ad una storia profonda, ricca di sentimenti conflittuali, guerra e dolore, ma guidata da un costante rinnovamento di speranza e amore, in ogni sua forma possibile.

(foto dal web)

Per i più sentimentali poi, il romanticismo è pulsante in Full Metal Panic!. Tuttavia, più che essere il fulcro centrale della storia, ne è il motore principale, perfettamente integrato con gli altri elementi dell’anime, senza il quale la trama perderebbe parte del suo splendore, ma che non risulta sovrastante ed ingombrante rispetto al resto.

Anche qui perciò in perfetto equilibrio.

Prima di concludere bisogna necessariamente fare una menzione speciale alla seconda serie: Full Metal Panic? Fumoffu. Infatti, mentre la prima e la terza stagione raccontano gli avvenimenti principali della trama, Full Metal Panic? Fumoffu ne è quasi del tutto slegato: è una serie di tredici episodi autoconclusivi basati sulla vita quotidiana di Kaname e Sosuke, insieme a tutti gli altri personaggi, in un’atmosfera leggera ed umoristica.

(foto dal web)

Basata su gag e situazioni paradossali di vita quotidiana, in realtà Fumoffu è una delle cose più divertenti che l’animazione giapponese abbia mai creato, e seppure non aggiunge nulla di nuovo alla trama, rimane una serie imperdibile.

Detto questo credo di essermi dilungata abbastanza.

In realtà Full Metal Panic! si può riassumere in una parola: equilibrio. Un perfetto bilanciamento di tutto ciò che una grande storia deve comprendere, difficile da replicare, e sostenuto anche da un meraviglioso stile di disegno.

Per chi non l’avesse ancora mai visto, è perciò d’obbligo correre a recuperare questa grande mancanza. Per chi invece abbia già avuto questo piacere, un rewatch non si nega a nessuno ma vi rinnovo l’appuntamento ad aprile con Full Metal Panic! Invisible Victory.

(foto dal web)

Noi con #ThrowbackAnime ci vediamo tra due settimane, per lasciare spazio a #ThrowbackManga fra sette giorni, dove parleremo di Trigun.

Non mancate!

Antea Ruggero

 

 

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