L’appuntamento con i manga e gli anime che ci hanno fatto sognare torna ogni sabato per portarci nel mondo della piccola Sakura
Come ogni sabato che si rispetti, noi di InfoNerd non possiamo non deliziarvi con un appuntamento sempre puntuale della nostra rubrica sui manga e sugli anime che più ci hanno fatto amare il mondo del Giappone, che ci hanno lasciato qualcosa, che hanno reso tutto questo vera e propria arte. Questa settimana non poteva mancare uno dei manga più belli e più importanti della mia libreria: Card Captor Sakura.
Card Captor Sakura (Kadokyaputa Sakura in lingua originale) è un manga shojo realizzato dalle CLAMP. Per chi non le conoscesse sono un gruppo di disegnatrici, sceneggiatrici giapponesi che cavalcano l’onda da più di vent’anni del mondo del fumetto internazionale. Hanno dato vita ad alcuni dei manga più belli degli ultimi tempi e che, sicuramente, tutti noi conosciamo o, almeno una volta nella vita, ci siamo imbattuti (su Italia 1, dopo pranzo, da bambini!). Oltre a Card Captor Sakura, ricordiamo Magic Knight Rayearth (in Italia Una porta socchiusa ai confini del sole), X, xxxHOLiC e tanti altri.
In Giappone arriva nel 1996 e termina nel 2000 a cura di Kodansha, sulla rivista Nakayoshi. L’opera vince il premio “Manga dell’anno”, e in Italia arriva grazie a Star Comics nel 1999. Card Captor Sakura è anche un anime, che ha portato il manga anche oltre oceano. In Giappone la produzione viene affidata a Madhouse con due stagioni che ottengono il premio dell’Anime Grand Prix nel 1999. In Italia arriva su Italia 1 pronto ad incantare un’intera generazione con Pesca la tua carta Sakura e La partita non è finita; e già nelle orecchie sento la voce di Cristina D’Avena che intona la sigla melodiosa di quel meraviglioso anime. Mi scende una lacrimuccia.
Inoltre Sakura prosegue proprio in questi giorni con il nuovo anime Cardcaptor Sakura: Clear Card che è in onda in Giappone ed è possibile guardarlo su Man-ga con i sottotitoli italiani. Ne abbiamo parlato in questa news!
Ma parliamo della trama di questo meraviglioso manga. Premetto che, da bravissima bambina cresciuta a pane e cartoni animati a ogni ora del giorno, ho conosciuto Sakura prima con il suo cartone animato e poi ho approfondito, dopo qualche anno, leggendone il manga.
La magia comincia con Sakura Kinomoto, un’adorabile bambina dagli occhioni grandi e verdi che frequenta le elementari e che, durante le sue letture nella grande biblioteca del suo papà, trova uno strano libro. Questo libro, intitolato The Clow, incuriosisce parecchio la piccola Sakura e, la sua curiosità, la porta a rimuovere il sigillo del libro. Sakura libererà un buffo animaletto che, a primo sguardo può sembrare fatto di peluche, tutto giallo con due tenere alette che informa la bambina di aver combinato un bel guaio. Questo libro conteneva le carte di Clow e, con la rottura del sigillo, erano state liberate e sparse per il paese. Adesso sarebbe stato compito suo e di Sakura di rimetterle in ordine e, in qualità di Guardiano, di evitare che ancora una volta le carte di Clow potessero andare perse. La piccola Sakura non sa che fare, è spaventata dal ruolo che le sembra così assurdo e paradossale. Ma sarà la magia in lei che riuscirà a farle trovare il coraggio di adempiere a questo compito e, tra personaggi adorabili come la migliore amica di sempre, Tomoyo, tra Kero-chan, il fratellone, Shaoran, mille meravigliosi vestiti, magia, carte, sortilegi e i ciliegi in fiore il manga si svilupperà e andrà avanti con le sue fantastiche avventure.
Sakura è davvero parte della mia infanzia. Ricordo i miei occhi da bambina incollati a quello schermo che guardavano estasiata le gesta di questa piccola coetanea, con questi vestiti bellissimi, con questi fiocchi da paura, questo scettro, la magia che era fuori ma anche dentro di lei. E sì, hanno accompagnato la mia crescita, sperando anch’io di trovare quella meravigliosa magia che era in Sakura e speravo fosse anche in me. Rivederla oggi mi fa ancora emozionare. Posso affermare che è un manga (così come l’anime) spettacolare, dai disegni sognanti e pieni di magia, come solo le mani delle CLAMP potrebbero fare.
Se avete voglia di tanta magia e dolcezza, io direi che un salto nel mondo di Sakura dovreste farlo. Io ancora adesso spero di essere un po’ lei. Allo specchio, da piccola, giocavo ad essere Sakura: avevo realizzato delle carte di Clow con colla, cartoncino e tanta voglia di essere bambina, come allora, anche adesso.
Arianna Lomuscio