Cinema

“Ti amo in tutte le lingue del mondo”, Pieraccioni porta Guccini e Monicelli stasera in tv

“Ecco, il nostro racconto comincia proprio da qui: dalla mia separazione, eh vabbè tanto quella che vedrete è una storia d’amore tormentata, di quelli che non tornano, che si rincorrono, che ci fanno ruzzolare giù dal letto e perdere il sonno.. Insomma, è una storia sugli amori migliori, quelli che di scontato non c’hanno proprio nulla. D’altra parte come diceva il poeta? “L’amore è un’altalena di perdenti, se si va paro c’è già da star contenti”. A parlare è Gilberto Rovai (Leonardo Pieraccioni). Il “Gibo” per una ragazzina di 16 anni, che non sa scrivere bene Je t’aime, mastica un I love you imbastardito, ma attacca nomignoli da pischello ad uomo di 40 anni. E poi c’è Cateno (Giorgio Panariello), fratello bidello e balbuziente, che la dice come la pensa: “ma te tu fai dei sughi che son troppo densi, non ce la fo’ a mandarli via, mi pare la melma del popo!”. “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, stasera in tv la declinazione amorosa..

Tra una cavallina e una pertica, il professore di ginnastica di Pistoia, trova il tempo di innamorarsi finalmente di Margherita (la modella Marjo Berasategui), dopo la separazione dalla moglie. Ma più complicato di un salto con l’asta, sarà trattenere l’infatuazione della sua esagirata alunna Paolina (Giulia Elettra Gorietti), che tra biglietti ‘intercontinentali’, regalini mostruosi e infantili, rivela il suo indomabile amore al Prof. “La verità è che voi uomini siete soltanto un groviglio di istinti bestiali, pensate di essere furbi invece avete l’intelligenza di un branco di tonni. Anzi siete peggio, siete dei molluschi, delle vongole, delle triglie!” .
Siamo un cacciucco!”.

Ti amo con tutte le lingue

La figura più istituzionale di tutto il film, colui che fiuta una possibile relazione tra l’insegnante e l’allieva, è il preside: austero e incorruttibile, ha il volto e la voce di Francesco Guccini, proprio il cantautore. ‘Questo suo umorismo la porterà davvero molto lontano! Quella decadente scoletta di Borgo a Buggiano sembra fatta apposta per un fine umorista come lei!”  , tuona la minaccia al bischero docente nel grigiore delle aule. “Avevo undici anni quando mia nonna mi regalò il disco ”via Paolo Fabbri 43” e da allora Francesco Guccini è diventato il mio idolo“. Racconta Leonardo Pieraccioni sull’onda dell’ammirazione per il cantante. E a Francesco, il Cirano poeta d’amore, non resta che esser coinvolto, anch’egli, nella banda di scalmanati.

Stasera in tv in “Ti amo in tutte le lingue del mondo“, la vecchia brigata di amici toscani del regista Pieraccioni: gli immancabili Carlo ContiPaolo BeldìGiovanni Benincasa e Giovanni Veronesi, tutti nel ruolo di frati. Anche il cantautore Francesco Tricarico, che per il film ha scritto la colonna sonora “Solo per te“, ha partecipato recitando una parte nel ruolo di frate Francesco. Ma nel convento spicca un religioso, ecclesiastico dal linguaggio aulico e forbito, frate Massimo: uno spassoso Massimo Ceccherini, che stupisce. Educato e ripulito, tra orto e salmi. Vendemmie e non bestemmie, per fortuna. Non il solito ciclone!

Ti amo, si capisce

Pieraccioni riaccompagna a casa dopo una festa nella villa di scambisti, la bella veterinaria, e cerca di memorizzare il suo numero di cellulare, disturbato da un venditore ambulante di rose. E poi c’è Salvatore, ‘l’orsetto lavatore’ che se non viene cullato, vomita. Un saluto anche ad Alberto Sordi, scomparso due anni prima dell’uscita del film, del 2005: sul finale un’inquadratura si ferma su un manifesto pubblicitario con scritto “Ciao, Alberto“. Dopo aver prestato la voce a Gino ne “Il ciclone“, Mario Monicelli fa un cameo nel film travestito da frate. Non un ‘solito ignoto’, ma proprio il maestro. Riconoscibile ad un occhio attento, vicino a Pieraccioni nell’orto dei frati. Mentre nella scena successiva apparirà frate MassimoCeccherini, con le mani giunte dicendo “Il Signore sia lodato“.

Federica De Candia. Seguici sempre su MMI e Metropolitan Cinema!

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