Finalmente una scossa alla stantia situazione delle possibilità formative in ambito culturale. I tirocini formativi previsti nel prossimo piano del ministro per i beni e le attvità culturali e per il turismo Dario Franceschini sono, per cominciare, 40 e sono volti alla digitalizzazione dei beni culturali, ma anche degli archivi e delle biblioteche. Soprattutto in questo momento storico, viste le ordinanze per fronteggiare l’emergenza COVID-19, con biblioteche e musei chiusi, si è rilevata l’importanza e allo stesso tempo la mancanza, di materiale digitale col quale poter continuare a fare ricerche e studi.
Il “Fondo Giovani per la Cultura” e i tirocini formativi
Con un finanziamento diviso tra 2020 e 2021, rispettivamente di 300 mila euro e nell’anno seguente di un milione, il tentativo sembra essere quello di dare più spazio ai giovani nell’avvio delle nuove frontiere digitali in ambito artistico. I giovani ammessi al programma possono avere fino 29 anni d’età ed è possibile registrarsi sul sito www.beniculturali.it, dove è stato riportato un avviso di selezione pubblica. La domanda può essere pubblicata dalle ore 10.00 del 15/12/2020 fino al 30/01/2021.
I 40 posti creati per i tirocini formativi sono divisi in differenti mansioni. Ben 30 posti sono riservati all’Archivio centrale dello Stato, alle soprintendenze archivistiche e bibliografiche e all’Archivio di Stato. I restanti 10 sono indirizzati all’Istituto Centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, all’Istituto centrale per gli archivi, all’Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi, a quello per il catalogo e la documentazione e infine a quello per il catalogo unico delle biblioteche italiane.
Claudia Sferrazza
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