Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Oggi è San Valentino e non potevamo non dedicare il nostro spazio a tutti gli innamorati scegliendo un film romantico. Vi parleremo in questa puntata di un film cult che ha conquistato ben 11 Oscar ed ha fatto piangere ed innamorare generazioni di spettatori. Abbiamo dedicato questa puntata a “Titanic” di James Cameron.
Titanic, il fascino di una grande storia d’amore
Quando è uscito nel 1997 “Titanic” si è fatto subito notare per essere il film più costoso mai realizzato fino ad allora con i suoi 200 milioni di dollari di budget. Soldi che hanno portato a qualcosa di mai visto come l’acquisto di 16 milioni di costa messicana per allestire una cisterna di 3700 metri e la ricostruzione del famoso transatlantico in scala 1:1. Una produzione imponente che ha portato alla realizzazione di un kolossal epico-romantico che ottenne il record di Oscar fino ad allora detenuto da “Ben Hur”. Cameron è riuscito in un impresa epica realizzando un film dalle mille sfaccettature che va aldilà del racconto della semplice storia d’amore strappalacrime.
Cameron è bravo infatti ad attualizzare e a rievocare il racconto. Lo fa agganciando ai fatti del 1912 un presente segnato da un gruppo di cacciatori di tesori che ritrova nel relitto del Titanic un disegno in cui si vede un misterioso diamante mai ritrovato. Un vero e proprio tocco di realismo è dato da Cameron in questo caso con riprese effettuate sul vero relitto della famosa nave affondata. Un tocco che il regista mantiene anche durante gli eventi del 1912 immettendo nella sua storia accanto a personaggi di finzione, quelli realmente a bordo del Titanic come il suo capitano pur comunque non sacrificando la maggior importanza di trasmettere emozione. Un sentimento costantemente tenuto vivo dai protagonisti che, seppur di mondi diversi ed inavvicinabili, trovano nello spazio ristretto del Titanic il modo di vivere la loro storia d’amore.
Il grande successo e le controversie
Agli Oscar del 1998 “Titanic” era praticamente un vincitore annunciato tanto che si aspettava di sapere solo l’esatto numero si statuette ottenute. Oscar che furono ben 11 a fronte del record di 14 nomination. Tutti poi ricorderanno James Cameron che al momento della vittoria pronuncia la famosa battuta di Leonardo DiCaprio “Sono il re del mondo” chiedendo un minuto di silenzio perchè il suo film è ispirato ad una vera tragedia.
Una vittoria inevitabile come non poteva essere altrimenti visto che Hollywood, come dimostrerà un anno più tardi con “Shakespeare in Love” non è mai insensibile di fronte al cuore e alle lacrime. Non mancarono però diverse controversie in merito a questo lungometraggio.
Si è detto infatti che nella pellicola di Cameron la ricostruzione storica è stata spesso sacrificata per la necessità di emozionare lo spettatore e spettacolarizzare il film. A riprova di questo è il fatto che molti elementi utilizzati da Cameron sono solo frutto di teorie non comprovate. Un esempio è il caso dei passeggeri di terza classe imprigionati contro la loro volontà sotto il ponte della nave o l‘inno cristiano suonato fino alla fine dall’orchestra che molto probabilmente, stando ad alcuni sopravvissuti, era una musica ragtime.
Stefano Delle Cave