La storia del cinema è costellata di celebri collaborazioni. Una di queste è sicuramente quella tra due vere e proprie leggende del piccolo e grande schermo, Tom Hanks e Steven Spielberg. Rispettivamente attore e regista, sono entrambi considerati sia dalla critica che da il pubblico tra i migliori in circolazione nei loro rispettivi ambiti. Il loro sodalizio è iniziato alla fine degli anni 90 del secolo scorso e sembra continuare tutt’ora. Il loro rapporto, inoltre, non si limita solo la sfera lavorativa. I due, infatti, sono legati anche da una profonda amicizia.
Tom Hanks e Steven Spielberg: un rapporto proficuo
Il sodalizio tra Hanks e Spielberg ha portato alla creazione di 5 film. I due lavorano per la prima volta insieme nel 1998, nella pellicola Salvate il soldato Ryan. Qui Spielberg dirige l’attore nel ruolo del militare John H. Miller, in un film di guerra che si incentra sullo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. Il lavoro è un successo. Ottiene ottimi risultati al botteghino e viene amato anche dalla critica. Ottiene, infatti, undici candidature agli Oscar e vince cinque statuette nelle categorie miglior regia, fotografia, montaggio, sonoro ed effetti sonori. Sia il lavoro di Hanks che di Spielberg sono tra le cose più apprezzate della pellicola. Il regista, infatti, si aggiudica, come appena detto, una statuetta. L’attore, invece ottiene una nomination per la categoria migliore attore protagonista.
Dato il successo della loro prima collaborazione, i due si ritrovano presto a lavorare nuovamente assieme. Lo fanno con il film Prova a prendermi (2002). Si tratta di una commedia drammatica su un adolescente che diventa ricchissimo grazie alle sue innate abilita di truffatore. A due anni di distanza arriva poi The Terminal (2004). Questa pellicola è il racconto di un uomo che durante un viaggio si trova improvvisamente senza patria, a causa di un colpo di stato nel suo paese. Rimane, dunque, bloccato per mesi in aeroporto. Anche in questo caso le due pellicole ottengono una buona ricezione sia di critica che di pubblico.
La seconda fase della collaborazione
Dopo The Terminal passano circa 11 anni per vedere questa accoppiata nuovamente sul grande schermo. Ciò avviene con Il ponte delle spie (2015), uno spy/thriller ambientato durante la guerra fredda. Ad esso segue 2 anni dopo The Post (2017). Questo film è il racconto delle vicende susseguitesi presso il quotidiano statunitense The Washington Post, dopo il rilascio di alcuni documenti segreti del governo riguardanti la guerra del Vietnam. Entrambi i lavori, sono anche questa volta acclamati sia dalla critica che dal pubblico.
A lavoro come produttori
La collaborazione tra Hanks e Spielberg non si è limitata solo al grande schermo. I due hanno, infatti, collaborato anche a due miniserie televisive. Lo hanno fatto occupando entrambi il ruolo di produttori. Tutte e due le serie sono state create per la HBO. La prima è stata Band of Brothers – Fratelli al fronte ed è uscita nel 2001. La seconda, invece, è The Pacific ed ha debuttato esattamente 9 anni dopo la precedente. Entrambe parlano della guerra e sono ambientate nel periodo del secondo conflitto mondiale.
Tom Hanks e Steven Spielberg: non solo lavoro
Hanks e Spielberg hanno un rapporto che va oltre la sfera lavorativa. Da molti anni, infatti, sono legati da una profonda amicizia. Questo si può notare anche dalle parole che entrambi hanno occasionalmente nei confronti dell’altro. Ciò si vede bene, ad esempio, in alcune dichiarazioni rilasciate Hanks al quotidiano Repubblica. L’attore, è stato intervistato dal giornale il 12 dicembre 2015, in occasione dell’uscita de Il ponte di spie, all’epoca ultima fatica sua e di Spielberg.
Interrogato sul loro rapporto, si è espresso così:
“Siamo molto amici. Abbiamo anche prodotto insieme le serie tv Band of brothers, Dalla terra alla luna e The Seventies. Steven è l’unica persona con cui mi sento perfettamente a mio agio anche senza scambiare una parola per un’ora di seguito, mi spiego? Non abbiamo un rapporto tradizionale boss-impiegato. Quando lavoro per lui come attore io gli do quello che lui vuole, e lui lo dà a me. Collaboriamo.“
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Giorgia Silvestri