Toni Servillo Nastro d’Argento 2020

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Di Redazione Metropolitan

La formazione di un mito è difficile. Ci vuole tempo, pazienza, costanza. Ci vuole un’importante componente d’abilità, soprattutto, a fronte della caratteistica essenziale della figura mitologica, l’invisibilità. E’ l’aura di stima che si crea attorno al personaggio in questione, più che la sua immagine a farne un divo. Toni Servillo è adatto alla beatificazione.

Un doveroso riconoscimento per un’attore multiforme.

Toni Servillo, l’attore napoletano feticcio di Paolo Sorrentino, feticcio di Mario Martone, riceverà, in occasione della cerimonia della consegna dei Nastri d’Argento, che si terrà a Roma a fine giugno, il Nastro d’Argento alla carriera. Un attore di levatura checoviana, rasente la verità in ogni personaggio interpetato. Una recitazione fatta di sfaccettature, toni, timbri, colori, alle volte criticato per eccesso di manierismi o come dicono i critici, servilismi ma certamente mai banale, mai scontato.

Toni Servillo foto dal web. Toni Servillo
Toni Servillo foto dal web

Toni Servillo, nato ad Afragola, autodidatta si interessa al teatro sin da giovanissimo iniziando a recitare presso l’oratorio salesiano del paese.

L’attore par-excellenze del cinema italiano è già detentore di 4 Nastri d’Argento vinti rispettivamente per “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino, “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli, “Il Divo” ancora di Sorrentino ed uno speciale per “Bella addormentata”, “Viva la libertà” e “La grande bellezza”. Un palmares di livello che conta, inoltre, 4 David di Donatello e 2 European film awards. Una carriera che, premi costatando e qualità apprezzando, merita un riconoscimento.

Toni Servillo foto dal web. Toni Servillo
Toni Servillo foto dal web

Oggi alle 12 l’ SNGCI annuncerà le candidature attraverso una conferenza stampa in streaming presso i canali ufficiali del sindacato. Toni Servillo, invece, lo vedremo mutato nel ruolo di Eduardo Scarpetta in “Qui rido io” di Mario Martone.

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