Traffico di droga in Honduras, condannato a 45 anni il presidente Hernández

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Di Maria Paola Pizzonia

Il traffico di droga attanaglia da generazioni l’Honduras: condannato a 45 anni il presidente Hernández.

ll 26 giugno l’ex presidente dell’Honduras Juan Orlando Hernández è stato condannato a 45 anni di prigione da un tribunale di New York per traffico internazionale di droga. Lo scorso marzo era stato giudicato colpevole di aver accettato milioni di dollari di tangenti per proteggere il traffico di carichi di cocaina diretti negli Stati Uniti e di aver usato quei soldi per manipolare il risultato delle elezioni presidenziali. Hernandez ha già annunciato che presenterà ricorso.

L’accusa di traffico di droga per il presidente dell’Honduras:

Hernandez è stato accusato dalla procura federale americana di aver trasformato l’Honduras in un “narco-stato” durante la sua presidenza. Hernandez è stato presidente per due mandati, dal 2014 al 2022, con il Partito nazionale dell’Honduras, conservatore. Nel 2022 era stato estradato negli Stati Uniti per le accuse che hanno portato poi al processo e alla condanna.

L’attuale assetto politico istituzionale della Repubblica Presidenziale honduregna è il risultato di un processo di democratizzazione iniziato con le elezioni del 1980-’81. Queste segnarono il ritorno al potere dei civili dopo quasi diciassette anni di ininterrotta direzione politica dei militari. Forse anche per via del fatto che ci un golpe militare nel 2009, aleggia la sensazione che le istituzioni politiche vivano comunque sotto una sorta di tutela militare pronta ad intervenire qualora il potere politico degeneri.

Un po’ di storia:

L’Honduras ha una caratterizzazione geografica particolare che è forse da non sottovalutare rispetto a queste notizie. Ha una fascia costiera sul Mar dei Caraibi poco sorvegliata. Inoltre anche le isole de la Bahia sono pressoché invigilate e queste caratteristiche portano ad una certa facilità nel contrabbando (assieme alle decine di piste di atterraggio clandestine). Infatti è da anni usato come punto di trasferimento della cocaina verso il Nordamerica e l’Europa.

Le rotte più popolari sono via terra, al confine con il Nicaragua. Ma è molto usata anche quella che attraversa la di Caratasca o quella marittima che attraversale isole. In punti precisi all’interno di questi percorsi avviene l’illecito: si effettua il trasporto di cocaina. Avviene tramite mezzi come idrovolanti a navi ma non solo: si realizzano anche lanci di stupefacenti opportunamente sigillati in involucri impermeabili. Essi poi vengono recuperati da piccole e veloci imbarcazioni a motore. Dagli anni Ottanta il paese costituisce una sorta di ponte naturale di transito della cocaina colombiana. Ovviamente non è il solo della zona.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine