Tragedia nel pomeriggio di ieri in un palazzo nel quartiere Nomentano, a Roma.
Una donna di 77 anni, Elena Pacifici, è morta ieri pomeriggio dopo essere precipitata nel vuoto del vano ascensore.
Un volo dal sesto piano che non le ha lasciato scampo. Intorno alle 15.30 è stato il portiere, che ha sentito un forte tonfo, a dare subito l’allarme.
Rimane da chiarire come mai Elena Pacifici, che abitava al primo piano, si trovasse al sesto. Si dice per andare a trovare un’amica, ma questo particolare viene poi smentito. Gli investigatori, infatti, hanno ascoltato alcuni condomini che vivono al sesto piano per capire se qualcuno nel pomeriggio aspettasse la visita di Elena.
La 77enne vedova viveva con la sorella. Qualcuno l’ha vista vagare senza meta al sesto piano. Ma la sorella della vittima si ribella: “Elena stava benissimo. E’ evidente che è tutta colpa dell’ascensore”.
I carabinieri che stanno ancora indagando sulla vicenda sono costretti però anche a valutare un’altra ipotesi: potrebbe essere stata un’azione volontaria. Vicino al corpo della signora Elena è stato trovato un mestolo di legno. Probabilmente, con l’utensile, la donna avrebbe forzato la porta dell’ascensore per poi gettarsi nel vuoto.
Sono in corso indagini dei carabinieri per accertare se si sia trattato di un incidente o di un suicidio. Un perito tecnico valuterà se la porta è stata forzata.
Per capire cosa sia successo gli investigatori hanno ascoltato anche alcuni inquilini e l’amministratore del condominio per capire quando sia stato fatto l’ultimo controllo all’elevatore. E se ultimamente era malfunzionante.
Bisognerà attendere gli esiti dei rilievi tecnici che aiuteranno a stabilire come mai la porta dell’ascensore si sia ugualmente aperta nonostante la cabina non fosse al piano.
Patrizia Cicconi