Sono stati dati dieci anni all’uomo che aveva violentato ripetutamente la sua nipotina di 9 anni a Trani, in Puglia. Erano stati richiesti quattro in più, e la pena è stata ridotta rispetto a quello che era stato richiesto dal pubblico ministero. Non è stato riconosciuto nemmeno il diritto alle provvisionali richiesto dai genitori della minore.
Trani, dieci anni di carcere per abusi sessuali sulla nipote di 9 anni, la difesa: “Non può averla violentata”
Dieci anni di carcere per aver violentato la nipotina di appena 9 anni. Arriva la sentenza pronunciata ieri dal gup del Tribunale di Trani Anna Lidia Altamura nei confronti di un uomo di 69enne di Trani, in Puglia, che era zio della vittima di appena 9 anni, accusato del reato di violenza sessuale aggravata e continuata.
L’arresto risale ad un anno fa, che poi sono diventati domiciliari. L’inchiesta, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, raccontava di attenzioni molto importanti verso la bambina, compreso anche aiuti economici verso la famiglia della piccola. In realtà questi “regali” celavano pretesti per avvicinare la vittima. Gli abusi erano commessi prevalentemente di notte, a casa della nonna, dove la bambina si fermava, o durante le vacanze.
La violenza è stata denunciata dalla madre della bambina. Infatti erano stati ritrovati dei fogli, in cui la bambina scriveva di questi segreti. Che poi si sono rivelati reali. La bambina è stata interrogata e la psicoterapeuta forense ha stabilito che le dichiarazioni della minore erano perfettamente attendibili. E infine la consulenza medica, che aveva accertato che la bambina avesse subito rapporti sessuali.
Nonostante tutto l’uomo si dichiara completamente innocente. La difesa infatti insiste non solo sulla sua innocenza, ma anche sulla sua infermità mentale “Non può averla violentata”, anche per un problema alla gamba avrebbe impedito la consumazione di un rapporto sessuale così come descritto dalla bambina.
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