Quella del Trapani calcio è una stagione che, secondo alcuni pareri, ha tutti i presupposti per concludersi in maniera travagliata, sia per gli effetti del Covid-19 che per le vicende giudiziarie che continuano ad imperversare tra le maglie della società granata.

Trapani, la situazione societaria

Nella “guerra” tra l’ex proprietario, non certo facoltoso imprenditore come Maurizio De Simone, e la società guidata dal patron Fabio Petroni in rappresentanza di Alivision, è spuntato pure negli ultimi tempi un fantomatico possibile acquirente. Si è parlato della proposta da un trapanese che vive al Nord ma pare che l’offerta non sia stata all’altezza della situazione perché da ritenere ridicola sotto tutti i punti di vista.

Intanto si avvicina l’11 maggio, data in cui il Tribunale di Roma dovrà fornire una risposta alla richiesta d’annullamento dell’accordo con Alivision, da parte della FM SERVICE di Maurizio De Simone, secondo il quale la società granata non avrebbe rispettato gli impegni di pagamento, saltando due rate relative all’accordo di vendita. Voci di corridoio parlano di un possibile ritorno della società tra le mani del De Simone che avrebbe dato, secondo i bene informati, la propria parola ad eventuali compratori. Peraltro si parla pure del ritardato pagamento di una tranche del mese di febbraio ai giocatori. Da qui, sempre in base a voci incontrollate, la possibile penalizzazione.

Le prospettive

Insomma c’è tanta carne al fuoco, molta della quale da definire in putrefazione e, per questo motivo, da scartare. Intanto la tifoseria scalpita e soffre maledettamente. Dinanzi a serie di punti negativi è da mettere in evidenza che il lavoro svolto attualmente dal Trapani è fortemente apprezzato sia all’interno della Lega B che da tutto il panorama calcistico nazionale. Tra qualche tempo, sicuramente non lontano, potrebbero presentarsi scenari che, stando a ciò che si dice in questo momento, risulterebbero inaspettati perché altamente positivi per il club trapanese alla cui presidenza c’è Pino Pace.

Nonostante vengano sempre messe in risalto parvenze che porterebbero al tracollo il club di Fabio Petroni, pare che, invece, sotto sotto, si stia seminando in maniera proficua per giungere agli obiettivi prefissati dalla dirigenza. Un tipo di società che tutti si attendono. Un lavoro ben mirato grazie a chi, nonostante le dicerie o le accuse, ha il merito di continuare a fare esistere un vessillo che sventola da 115 anni.

Antonio Ingrassia

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