Tredici cassette dopo torna, tra scetticismo ed entusiasmo, la serie ideata da Brian Yorkey. Basteranno nuovi misteri ed enigmi per raggiungere il successo ottenuto nella scorsa stagione?
È finalmente disponibile da ieri sulla piattaforma on demand di Netflix, la seconda stagione della serie evento Tredici (13 Reasons Why). In molti ci siamo chiesti al termine della prima stagione se fosse giusta o meno, la scelta di girare un sequel sulla storia di Hannah Baker. La narrazione, infatti, al termine dell’ultima puntata appariva compiuta con l’annunciato triste epilogo della protagonista, la confessione sulle tredici cassette e l’inizio dei procedimenti giudiziari.
Anche se la storia era effettivamente autoconclusiva, così come il romanzo di Jay Asher a cui è ispirata la serie (Thirteen Reasons Why), i misteri lasciati irrisolti erano molti. Da Alex (Miles Heizer) che viene trasportato di corsa in ospedale per una ferita d’arma da fuoco; a Tyler (Devin Druid) con la sua lista nera e il piccolo arsenale raccolto in camera; fino all’importanza non ancora ben specificata di un personaggio come Tony (Christian Navarro).
Gli spunti per un’ipotetica seconda stagione, quindi erano stati ampiamente disseminati. Quello che emerge dal trailer, pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale di Netflix, sono senza ombra di dubbio i nuovi misteri (forse troppi) legati alla stessa vicenda. In particolare, l’attenzione è posta sull’introduzione di un nuovo elemento che potrebbe prender il posto delle cassette, come fulcro centrale della narrazione.
https://www.youtube.com/watch?v=iSRjDDVLnCI
Già dalle prime immagini, infatti, appare Clay (Dylan Minnette) che si ritrova per le mani una foto scattata con una polaroid che recita “Hannah non era l’unica”. Sembra proprio che le registrazioni di Hannah siano state sostituite da questo nuovo escamotage narrativo su cui però non saranno scandite le puntate.
Proprio da questo spunto riparte la seconda stagione di Tredici che promette una buona dose di mistero ed enigmi, che rischiano di offuscare i temi centrali affrontati dalla serie (violenza sessuale, bullismo, suicidio, ecc…). La commistione tra questi elementi, enigmi e tematiche appunto, erano considerati il punto di forza della scorsa stagione.
Di certo l’aspettativa che si ha nei confronti di questo sequel, visto anche il successo ottenuto, è molto alto. Quello che in molti si chiedono è se riuscirà a ripagare le attese e se si dimostrerà all’altezza del prodotto della prima stagione. In questo momento l’unico modo per rispondere a queste domande è seguire gli episodi già disponibili su Netflix.
Fateci sapere anche voi cosa ne pensate e se le vostre aspettative sono state ripagate!