Un attentato presso la stazione di Rovezzano, in provincia di Firenze, ha mandato in tilt i treni ad alta velocità. Sospettato un legame con il processo contro i 28 anarchici di Firenze.

La Toscana che viaggia sui treni ha cominciato malissimo la giornata. L’allarme è scattato alle 5 di mattina, quando le autorità hanno segnalato un incendio ai cavi di una cabina elettrica dell’alta velocità vicino a Rovezzano, non lontano da Firenze. I responsabili hanno dato fuoco in due punti diversi, in modo da sabotare tutte le direzioni possibili.

Il danno ha provocato l’isolamento del capoluogo toscano, con ritardi che variano tra le 3 e le 4 ore. Tra gli altri, il blocco ha impedito a molti magistrati di raggiungere Milano, dove questa mattina c’è stata la camera ardente di Francesco Saverio Borrelli. Il magistrato, mancato due giorni fa, era famoso per l’appoggio a Mani pulite e il coinvolgimento nella FIGC dopo lo scandalo di Calciopoli.

Il sabotaggio della cabina ha portato alla cancellazione di 25 treni ad alta velocità.

La risoluzione e le indagini

Dopo quattro ore, intorno alle 9,30, la linea ha ripreso parzialmente a funzionare. La Digos e la polizia scientifica tuttavia on concederanno il via libera alla circolazione standard fino al completamento dei rilievi. Si sospettano infatti ulteriori sabotamenti, e potrebbero in ogni caso venire fuori indizi sui responsabili. Un primo sospetto, che non esclude sviluppi più complessi, è che l’attentato sia in qualche modo correlato al processo di un gruppo di anarchici fiorentini. Questo gruppo di 28 persone vedrà terminarsi oggi un processo a loro carico per vari episodi. Tra questi c’è anche l’esplosione di una bomba artigianale la notte del 31 dicembre 2016 presso una libreria considerata vicina a Casapound. Per ora è certo che la Procura ha aperto un fascicolo per i danneggiamenti.