Trent Reznor, provocare con dedizione

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Di Chiara Cozzi

Fresco di Premio Oscar per la Migliore colonna sonora per il film d’animazione Soul (e candidato anche per quella di Mank), il frontman dei Nine Inch Nails Trent Reznor compie oggi 56 anni.

Musicista poliedricamente oscuro e votato alla provocazione, con la sua dedizione ha decisamente rivoluzionato il mondo della musica, e non solo: è a tutti gli effetti, ormai, una figura pop, tanto che perfino il regista David Lynch lo ha voluto al suo fianco per la colonna sonora di Twin Peaks: The Return.

Curriculum (invidiabile) a parte, cosa sappiamo di Trent Reznor?

Non l’abbiamo definito “provocatore” a caso. Quando con i Nine Inch Nails si trovava a girare il video della canzone “Down In It”, l’FBI aprì un fascicolo su di lui, credendo fosse morto e protagonista di uno… snuff movie.
Infatti una videocamera attaccata a un pallone a elio sorvolò il set e finì successivamente nelle mani di un fattore, che vide il video registrato: Trent Reznor era ricoperto di amido di mais tinto di rosso e sdraiato a terra in quella che sembrava essere una pozza di sangue. Con il manager, dovettero convincere le autorità del fatto che fosse a tutti gli effetti ancora vivo.

Risale al 1991 l’esperienza da dimenticare al Lollapalooza al fianco di Guns N’ Roses e Skid Row, i quali non ritenevano assolutamente i NIN alla loro altezza proprio a causa della musica che facevano. Il pubblico non era da meno: quando i NIN si esibivano, una folla di dita medie si levava al cielo, e sul palco venivano lanciate delle salsicce.

Tre anni dopo, a Woodstock, il gruppo era pronto a spaccare e a fare casino, ma per poco non ci rimise la pelle: un palo elettrico cadde sul tour bus mentre la band dormiva, sovraccaricando di elettricità l’ambiente. Per fortuna tutto filò liscio, e Reznor è ancora tra noi per raccontarlo.

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Immagine di copertina: fortitudemagazine.co.uk

CHIARA COZZI