Truffe online: quali sono le più diffuse

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Di Alessia Spensierato

Il web è un terreno per certi versi ancora borderline all’interno del quale si registrano, spesso e volentieri, truffe e tentativi di frode agli utenti. Da sempre i consumatori sono sotto tiro, in materia di frodi: con l’avvento delle tecnologie della rete e dei principali device mobili le truffe sono aumentate.
I tentativi di frodi più diffuse viaggiano infatti tramite email ed sms; ultimamente anche tramite chiamate al telefono. Il tutto è finalizzato al tentativo di estorcere dati personali, sensibili, o direttamente soldi. A lanciare l’allarme è anche la Polizia Postale, corpo preposto a vigilare su queste tematiche, che ha evidenziato un incremento delle frodi online.
Quali sono le principali truffe che si registrano in rete, su internet? E quali sono gli atteggiamenti e le accortezze che si dovrebbero tenere da conto per cercare di proteggersi da questi tentativi? 

Frodi online: le più diffuse

La truffa online più diffusa è il phishing: si tratta di una tipologia di frode realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti mediante messaggi di posta elettronica ingannevoli. Si parla quindi di mail solo apparentemente proveniente da istituti finanziari o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione.
Affini al phishing ci sono lo smishing ed il vishing: la differenza è la tipologia di strumento che si usa. Il primo, smishing, usa il canale degli sms quindi dello smartphone; il vishing invece fa ricorso a chiamate provenienti da falsi operatori il cui obiettivo è estorcere i loro dati sensibili.
Strettamente connessa a questa tipologia di frode ci sono anche le chiamate per telefono che provano a convincere l’utente a compiere una azione di un certo tipo. Soprattutto aprire conti per investimento. 

Le truffe del TradingUn esempio esplicativo è legato alle truffe del trading online: si parla di investire tramite la rete, approccio facilitato ma al contempo pericoloso. Per la verità sono diversi i tentativi di frode messi in atto in questo settore: non soltanto chiamate finalizzate a convincere l’utente ad aprire un conto, ma anche piattaforme non regolamentate presso le quali un trader può aprire un conto di investimento senza avere, quindi, alcuna garanzia. 
In altri casi poi l’approccio è diretto, in quanto i broker vanno a contattare il cliente direttamente per telefono, con numeri dall’estero, proponendo guadagni altissimi a fronte di un investimento di natura molto bassa. Inutile sottolineare che è bene non credere a queste facili promesse ed evitare di fornire dati relativi al proprio conto.