Donald Trump ha scelto la miliardaria magnate del wrestling professionistico Linda McMahon come segretaria del Dipartimento dell’Istruzione, incaricata di supervisionare un’agenzia che Trump ha promesso di smantellare. Ha anche scelto il dottor Mehmet Oz, ex conduttore di talk show televisivi e chirurgo cardiaco, per dirigere l’agenzia che supervisiona i programmi di assicurazione sanitaria per milioni di americani anziani, poveri e disabili, e ha nominato il dirigente di Wall Street, Howard Lutnick, a capo del Dipartimento del Commercio
Chi è Linda McMahon
Linda McMahon ha guidato la Small Business Administration durante il mandato iniziale di Trump, dal 2017 al 2019, e si è candidato due volte, senza successo, come repubblicano al Senato degli Stati Uniti nel Connecticut.
McMahon ha prestato servizio nel Connecticut Board of Education per un anno a partire dal 2009 e ha trascorso anni nel consiglio di amministrazione della Sacred Heart University nel Connecticut. È considerata relativamente sconosciuta nei circoli educativi, sebbene abbia espresso sostegno per le scuole charter e la scelta della scuola.
“Linda utilizzerà i suoi decenni di esperienza di leadership e la sua profonda conoscenza sia dell’istruzione che del business per dare potere alla prossima generazione di studenti e lavoratori americani e fare dell’America il numero uno al mondo nell’istruzione”, ha affermato Trump in una dichiarazione.
In passato, la McMahon si era candidata due volte al Senato degli Stati Uniti nel Connecticut, perdendo nel 2010 e nel 2012, ed autofinanziando le sue campagne con una somma complessiva da quasi 100 milioni di dollari. La 76enne aveva già fatto parte dell’amministrazione Trump, svolgendo l’incarico di direttrice dell’agenzia per le piccole imprese, tra il 2017 ed il 2019, anno in cui si dimise per diventare presidente di America First Action, un super PAC pro-tycoon.
Tuttavia, gli esperti hanno sottolineato come la prossima leader del Dipartimento dell’Istruzione non abbia in realtà alcuna esperienza in materia di politica educativa: secondo molti, dunque, è stata scelta da Trump solo perché obbedirà fedelmente alle sue direttive.
Come riferito da diversi analisti del settore, potrebbe essere incaricata di supervisionare la scomparsa del dipartimento, dopo che il presidente eletto ha ripetutamente chiesto l’abolizione dell’agenzia durante la campagna elettorale. La chiusura di quest’ultima, che eroga finanziamenti a quasi tutte le scuole pubbliche K-12 del Paese e gestisce prestiti federali per studenti da 1.600 miliardi di dollari, richiederebbe però l’approvazione del Congresso.
Con la 76enne alla guida, il dipartimento potrebbe utilizzare il processo di regolamentazione formale per annullare le modifiche apportate dall’amministrazione Biden al Titolo IX, che ha cercato di espandere le protezioni per gli alunni LGBTQ+. La nuova amministrazione potrebbe inoltre vietare agli studenti trans di giocare nelle squadre sportive femminili.