Come si sono comportate le squadre in quest’ultima giornata?
L’attesissimo weekend di Premier League si è aperto con il derby del Merseyside tra Everton e Liverpool con gli ospiti a caccia dei 3 punti per consolidare il terzo posto in classifica, valido per l’accesso diretto in Champions League. Però, nonostante il dominio dal punto di vista del gioco, i Reds si vedono respinti da Pickford in più occasioni e rischiano due volte nel finale, salvandosi e portando così a casa il pareggio per 0 a 0.
Tanti gol, invece, nelle partite del pomeriggio: regala tante emozioni il pareggio tra Bournemouth e Crystal Palace, con i padroni di casa che rimontano due volte (La seconda all’89’) il vantaggio degli Eagles, attestandosi ormai fuori dalla zona a rischio per il finale di campionato; partite altrettanto accese nelle vittorie esterne di Newcastle e Burnley, rispettivamente contro Leicester e Watford, con i Magpies che vanno in vantaggio di 2 gol, salvo vedere le distanze accorciate da Vardy nel finale e con i ragazzi di Dyche sempre più soli in settima posizione grazie al 2 a 1 maturato nel secondo tempo.
Vittoria esterna anche per il Tottenham, che trova più di qualche difficoltà contro un organizzatissimo Stoke City in fase difensiva e spesso pericoloso in ripartenza, ma che la porta a casa grazie alla doppietta di Eriksen, che conferma il suo favoloso momento della stagione. Pareggi per 1 a 1 in rimonta, invece, per Huddersfield e Swansea, i primi impegnati nello scontro tra neopromosse con il Brighton, i secondi che recuperano il vantaggio, in apertura di secondo tempo, del West Bromwich e portano a casa un punto immeritato vista la prestazione genreale delle due compagini.
Tutta la gioia di Smalling e Pogba dopo il gol che ha ribaltato il risultatoIl match più atteso era senza dubbio quello della sera di sabato che vedeva impegnate Manchester City e Manchester United all’Ethiad: con una vittoria i padroni di casa si sarebbero potuti laureare già campioni, ma una pessima direzione di gara, le occasioni sprecate e il rientro feroce dei Red Devils dallo spogliatoio non lo hanno permesso. Primo errore dell’arbitro Atkinson già dopo 5 minuti che nega un palese rigore a favore del City per fallo di mano in area di Young; nonostante ciò i ragazzi di Guardiola trovano il doppio vantaggio con un uno-due da KO grazie al colpo di testa di Kompany e la favolosa giocata di Gundogan, ma falliscono in più occasioni il gol del 3 a 0 e al rientro dalla pausa di metà gara, nel giro di due minuti, Pogba rimette le cose in parità con due grandi inserimenti e un quarto d’ora più tardi la difesa dei Citizens si dimentica Smalling solo in area che sigla la rete del definitivo 3 a 2, messo in cassaforte poi grazie a due miracoli di De Gea al 90′.
Nelle gare della domenica, grande spettacolo nel 3 a 2 dell’Arsenal sul Southampton, con gli ospiti che iniziano bene e vanno in vantaggio dopo nemmeno 20 minuti di gioco, ma si fanno sorprendere dalla forte reazione dei Gunners che, prima con Aubameyang e poi con Welbeck, si portano al comando. Due grandi interventi di McCarthy salvano i Saints, che poi trovano il pareggio con il neoentrato Austin, ma che si fanno beffare a 10′ dalla fine dal colpo di testa di Welbeck, ricavando zero punti e restando così terzultimi, tant’è che nel finale gli animi si scaldano e, dopo le baruffe, l’arbitro espelle un giocatore per parte.
Nell’ultima partita della giornata il Chelsea non concretizza il dominio dimostrato sul campo nel derby con il West Ham e non va oltre al pareggio per 1 a 1: tante occasioni da rete per i Blues che si spengono di poco a lato nella giornata dell’addio commosso di Stamford Bridge a Ray Wilkins, ex giocatore del Chelsea scomparso in settimana.
Marco Azolini