La maggior parte degli italiani quest’anno ha scelto di rimanere nel Bel Paese andando alla ricerca di destinazioni originali per trascorrere un’estate all’insegna del relax. E tra le regioni che sono state più gettonate sia da coppie che da famiglie e comitive di amici c’è stato senza dubbio il Friuli-Venezia Giulia. Qui l’afflusso di visitatori è stato davvero da record, specialmente per quanto riguarda il mese di agosto ovvero il periodo clou della stagione calda. Dal mare alla montagna, passando per centri nevralgici e località iconiche, la regione ha fatto letteralmente il pieno di vacanzieri. Le strutture ricettive si sono trovate a gestire una mole di prenotazioni con picchi da ‘tutto completo’ molto incoraggianti in un’ottica di ripresa del comparto. Ed è stato soprattutto l’iconico borgo di San Daniele del Friuli, patria del San Daniele DOP, a far registrare un vero e proprio boom di presenze. Incastonato com’è in un paesaggio naturale mozzafiato, questo centro dalle spiccate potenzialità turistiche – non mancano tesori storico-architettonici e artistici di pregio – ha accolto ogni giorno, da metà luglio finora, una media di 1250 visitatori al giorno. Con lunghe code negli esercizi di ristorazione in attesa di un tavolo per sedersi e degustare il prosciutto simbolo del territorio. Nei prosciuttifici, soprattutto le richieste di visite guidate sono state molto al di sopra rispetto agli stessi periodi negli anni precedenti.

Buon cibo, bellezze paesaggistiche e testimonianze storiche

Gli amanti del buon cibo si sono, come accennato, riversati in massa nelle stradine della deliziosa città di San Daniele del Friuli. Per quanto riguarda la provenienza degli italiani, i turisti sono giunti qui soprattutto dalle grandi città del nord Italia, quali Milano, Verona e Bologna, con importanti presenze anche da visitatori laziali, toscani e liguri. Per quanto riguarda invece la provenienza degli stranieri, questi sono arrivati a San Daniele da principalmente da: Austria, Germania, Croazia e Francia.

File di turisti ogni giorno hanno atteso di mangiare nei ristoranti per assaggiare il San Daniele DOP, e andare ad esplorare i prosciuttifici dove i mastri prosciuttai spiegano e mostrano l’arte della lavorazione delle cosce seguendo la tradizione millenaria che si tramanda da generazioni. San Daniele è inoltre famoso per laBiblioteca Guarneriana, una tra le prime istituzioni di pubblica lettura d’Italia e la più antica biblioteca dell’intera regione, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che per la bellezza del suo ciclo di affreschi viene detta Sistina del Friuli, il Duomo costruito nel XIV secolo dedicato a San Michele Arcangelo e il Portonat ovvero la porta che guarda verso Gemona, progettata da Andrea Palladio nel 1579.

Successo dell’evento ‘Aspettando Aria di Festa 2022’

Uno degli eventi estivi che ha contribuito a raggiungere un così importante successo turistico

in Friuli-Venezia Giulia è stato sicuramente l’appuntamento andato in scena nella città l’ultimo weekend di agosto, ideato dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele: ‘Aspettando Aria di Festa 2022’. Con i prosciuttifici aperti che hanno consentito di assaporare al meglio il gusto unico del Prosciutto di San Daniele e di apprenderne i segreti che lo rendono un simbolo. L’evento si è svolto in un clima di assoluta convivialità facendo registrare un totale sold out per tutte le attività in programma. Molto apprezzato dai visitatori l’happening in formato pic-nic che è andato in scena nel Parco del Castello di San Daniele, reso accessibile previa prenotazione sempre nel nome della massima sicurezza e del distanziamento. Erano circa 15 anni che non si registrava, ad eccezione della festa, un afflusso turistico così importante nella città di San Daniele del Friuli.