Si sono chiuse ieri le consultazioni che portano Draghi ad un secondo giro con i partiti. La maggioranza è ampia, mentre Grillo indica la via

Draghi piglia tutto

A quanto pare si andrà oltre la maggioranza Ursula. Il primo giro di consultazioni convince “quasi” tutti. Durante questa prima settimana con i partiti sembra che Mario draghi abbia già la certezza di una fiducia ampia e solida. Con ben 470 favorevoli alla Camera, l’ex di Bankitalia si appresterebbe a costruire anche al Senato (inciampo dell’ultimo esecutivo) una maggioranza di 270 Senatori. Questo il probabile scenario che vedrebbe una piccola opposizione guidata da FdI e una deriva del Movimento 5 Stelle contrario all’establishment che Draghi rappresenta.

Lo show di Grillo

Ed è proprio sul Movimento che sono ora puntati tutti i riflettori. Dopo il tira e molla che ha attanagliato i pentastellati dalla scelta di Mario Draghi, tra l’ipotesi Rousseau e i diktat di Conte/Grillo, la situazione pare aver trovato una quadra. E il padrone di questo momento sembra essere Beppe Grillo. Riunitosi ieri con la sua delegazione davanti al futuro premier, il comico genovese ha lanciato il suo appoggio al futuro esecutivo. Questo Governo si farà, ma a partire dalla maggioranza pentastellata che già rappresentava Conte. Dopo l’uscita dalle consultazioni, Grillo ha subito sviato (come sempre) le macchinose domande dei media lasciando la parola a Vito Crimi: “Saremo leali, premier sensibile a reddito di cittadinanza“. Il fondatore del M5s si è poi espresso sul suo blog: “È il momento di essere responsabili le fragole sono mature. Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti”.

Dal M5s a Draghi

Così è Beppe Grillo a segnare la via del Governo Draghi. Prima del loro incontro è infatti apparso sul blog del Movimento un documento programmatico di 10 punti. Giovani, ecologia ed Europa. Questi i temi principali rimpolpati di altri 5 enunciati stilati dopo l’incontro tra “Davide e Golia”. Creazione di un Ministero dei giovani, il gemellaggio con one planet summit, l’inserimento nella Costituzione dello sviluppo sostenibilegaranzia giovani e un fondo pensioni complementari per la transizione ecologica. Punti non di poco conto in mano al Super Mario d’Europa. Domani riprenderà il secondo giro di consultazioni. Dopo di ché il futuro premier scioglierà la riserva dando vita, si spera, ad una coalizione compatta e coerente.

Emanuele Battaglia