Il personale di sicurezza israeliano fa fuoco su una donna palestinese
Uccisa una donna Palestinese in Cisgiordania occupata, in un posto di blocco, dal personale di sicurezza israeliano. La donna è morta per le ferite riportate.
Un video comparso su i social, giudicato autentico, riporta l’atto in cui alcuni uomini della sicurezza, armati di fucile, accerchiano e sparano ad una donna che non sembrava avere atteggiamenti aggressivi.
Testimoni riportano quanto segue. Il personale di sicurezza ha iniziato a fare fuoco dopo che la donna aveva saltato la corsia pedonale al checkpoint di Qalandiya. Tratto che separa Gerusalemme est dalla Cisgiordania centrale.
Il video riporta un rumoroso colpo ed il crollo della vittima, uccisa una donna Palestinese. Un uomo allontana con un calcio un oggetto fuori la portata.
Le forze dell’ordine israeliane hanno attaccato i civili rimanenti con gas lacrimogeni, impedendo ai lavoratori di entrare. Hanno poi chiuso il posto di blocco in entrambe le direzioni.
Contrapposte sono le notizie che vengono riportate da una parte e dall’altra.
Una portavoce della polizia israeliana su Twitter informa che la donna aveva tentato un attacco con un coltello. Il ministero della Sanità ed Autorità Palestinese ha dichiarato che la donna ha ceduto alle ferite riportate.
La mezzaluna rossa palestinese riporta di come le forze israeliane abbiano impedito ad i medici di attuare un primo soccorso alla donna.
Una situazione non affatto facile, quella che ha luogo in medio oriente. La Cisgiordania è stata bloccata da martedì per le elezioni generali in Israele.
150mila Palestinesi possono passare il confine grazie ad un permesso lavorativo.
Dal 2 settembre, le forze israeliane hanno ucciso circa 20 Palestinesi. Tra il 2015 ed il 2016, un’ondata di violenza ha portato 236 morti Palestinesi e 34 Israeliani. Una parte significativa dei morti palestinesi è avvenuta nella parte est di Gerusalemme annessa e nella Cisgiordania occupata.
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