Un convoglio della Croce Rossa è stato bloccato a Zaporizhzhia. Le garanzie di sicurezza richieste ancora non sono state ricevute. Il carico trasportava aiuti umanitari e medici per l’Ucraina.

La BBC ci aggiorna sugli eventi in Ucraina

Il convoglio di aiuti non è l’unico fermato a Zaporizhzhia. Secondo diverse fonti sono più di 40 gli autobus che sono stati bloccati nella città di Berdyansk, territorio controllato dai russi.

Alla luce di quanto annunciato dalla BBC, sembra che alcuni autobus siano riusciti a tornare autonomamente a Zaporizhzhia con civili a bordo. Numerosi sono comunque i cittadini bloccati ancora a Mariupol. Più di 100mila sono senza forniture mediche. A confermare tale situazione è il vice ministro del governo ucraino Oleksii Iaremenko in un’intervista a Sky News.

Nel frattempo, nella regione di Belgorod è in corso un incendio in un deposito petrolifero russo vicino al confine ucraino. Mosca interviene sulla questione dichiarando responsabili di tale azione due elicotteri delle forze ucraine che hanno incendiato almeno otto serbatoi di petrolio.

Gli ucraini sono entrati nello spazio aereo russo a bassa quota. A confermarlo è il governatore dell’Oblast di Belgorod.

La Russia, nonostante la ritirata delle sue forze militari da Kiev, non sembra porre tregua alla battaglia.

I russi insistono nell’occupazione del Donbass provocando la morte di un soldato italiano che si era trasferito in Ucraina nel 2015. Edy Ongaro di Portogruaro era legato alle forze filo-russe.

Critica è anche la situazione per i giovani. Sono quasi 400 i bambini feriti e uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione russa.

Rebecca-Asia Spadon

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