In Ucraina, nella regione di Donetsk, l’esercito russo ha fatto saltare in aria una diga sul fiume Mokry Yaly. A denunciarlo sono gli ucraini, in particolare Valerii Shershen, portavoce delle Forze di Difesa del fronte di Tavria. Secondo quanto riferito si tratta di una diga sul fiume Mokri Yaly, nell’Oblast’ di Donetsk, la cui distruzione avrebbe causato inondazioni su entrambe le sponde del fiume. L’attacco si inserisce in una serie di raid mirati a compromettere le strutture idroelettriche per rallentare la controffensiva dell’Ucraina.
Attacco in Ucraina, è un’emergenza umanitaria
Un altro attacco a una diga dopo la distruzione di quella di Kachovka. “Sul fiume Mokri Yaly, gli occupanti hanno fatto saltare una diga, che ha portato a inondazioni su entrambe le sponde del fiume. Tuttavia, questo non influisce sulle operazioni offensive delle Forze di Difesa del Fronte di Tavria”, riferisce il portavoce ucraino Valerii Shershen all’Ukrainska Pravda. Decine di migliaia di sfollati nelle aree inondate dopo l’esplosione della diga, è un’emergenza umanitaria e ambientale.
Quattro villaggi riconquistati
Gli ucraini sono riusciti ad avanzare di 6-7 chilometri negli ultimi giorni, Kiev sta riguadagnando terreno nei territori che erano stati occupati dai russi. Ieri sera il bilancio era di tre villaggi riconquistati, proprio nella zona di confine. Si tratta di Blagodatnoye, di cui si è appreso in mattinata, poi Neskuchne e Makarovka. “In direzione di Bakhmut, le nostre truppe continuano le loro operazioni d’assalto. Ci sono successi nell’area del bacino idrico di Berkhovsky. Siamo avanzati di 250 metri”, annuncia il viceministro della difesa Hanna Malyar su Telegram.
Zelensky: “La distruzione della diga non influenzerà i piani della controffensiva”
Il leader ucraino su Telegram ha annunciato “L’esplosione della diga non ha influito sulla capacità dell’Ucraina di liberare i propri territori”. L’ufficio del procuratore ucraino aveva chiesto al tribunale dell’Aja di indagare sul disastro della diga, “I lavori sono già iniziati” ha aggiunto Zelensky. Kiev, appoggiata immediatamente dalla Nato, dalla Ue e dalla Germania, ha accusato la Russia, che controlla la centrale elettrica sulla diga, di avere compiuto l’attacco con lo scopo di fermare la controffensiva ucraina. Intanto anche la Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni si esprime sulla vicenda: “Esprimo a nome del Governo italiano grande vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal criminale danneggiamento della diga, l’Italia è con voi. Non ci rassegneremo mai a questo cinismo e a questo orrore”.
Giulia Simonetti
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