Chiedevano continuamente della madre Natalia Kretova, 45 anni, vittima della guerra in Ucraina, morta a Roma dopo averli protetti per un viaggio di 30 ore in autobus e averli messi in salvo. Nikita ed Elias, 10 e 11 anni affrontano insieme la tragedia e non chiedono più informazioni sulla mamma.
La grande famiglia che ospita i fratellini in Italia
Il monastero ucraino di San Theodor affacciato sul lago di Castel Gandolfo, ha accolto i due fratellini dopo il tragico evento. La madre infatti avrebbe protetto i bambini dai pericoli della guerra in Ucraina e sarebbe deceduta di fronte ai piccoli tra i tentativi di soccorso in seguito a dolori lancinanti al petto legati ad un problema cardiaco. Nikita ed Elias sono poi stati accompagnati da una suora che conosceva la madre, nel monastero, dove sono amati e accuditi.
Il padre intanto è stato rintracciato e una volta terminate le procedure con il passaporto sarà possible organizzare l’incontro e riunire la famiglia. Il complesso dei rifugiati di guerra è stato voluto da padre Orest Kokaz e tutti gli ospiti del monastero (per un totale di 52 persone che comprendono donne e bambini) sono vicini ai due fratellini «Le mamme si occupano di loro, chi pensa a farli mangiare, chi a svestirli, chi a metterli a letto» spiega Lesya Vusk. Mentre giocano a pallone, si rincorrono e seguono ogni giorno le lezioni online con i loro insegnanti in Ucraina, sanno di poter contare sull’aiuto di tutti quelli che li circondano e che conoscono il dolore condiviso in uno sguardo.
Lara Luciano