Ucraina, l’ingresso nella Nato e le posizioni divise dei diversi membri

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Di Stefano Delle Cave

Il prossimo vertice di Vilnius sarà decisivo. Al momento, secondo gli esperti, ci potrebbe essere una nuova apertura della Francia e l’ipotesi più probabile è quella di un’associazione o di una cooperazione miltare rafforzata tra la Nato e l’Ucraina, come nel caso di Svezia e Finlandia prima che presentassero domanda formale di adesione

L’Ucraina si sente già parte della Nato

L'Ucraina e l'ingresso nella Nato, fonte serenoregis.org
Nato, fonte serenoregis.org

“Già svolgiamo il ruolo di fianco est della Nato perchè proteggiamo l’Europa democratica dalla barbara Russia”. È quanto ha dichiarato il ministro della Difesa ucrianio Oleksiy Reznikov in un’intervista a Voice of America. È una presa di posizione forte di Kiev che mantiene viva la speranza dello sblocco di una veloce adesione alla Nato nel prossimo vertice di Vilnius a luglio. Kiev in questo di sicuro può contare sull’aiuto dei paesi dell’Europa Orientale. La Polonia e i paesi baltici, che temono l’espansionismo russo, vogliono a tutti i costi una vittoria ucraina che fermi le mire imperialiste di Putin. Questo perchè se anche la Russia riuscisse ad ottenere una vittoria parziale in Ucraina Putin potrebbe continuare altrove la sua guerra di conquista.

Fa sapere infatti la premier della Lettonia che “l’unica possibilità per la pace in Europa è che l’Ucraina sia nella Nato”. Anzi per i paesi baltici se l’Occidente avesse fatto valere i suoi rapporti di forza con l‘aggressione alla Georgia e l’invasione della Crimea non ci sarebbe nessuna guerra in Europa. Ad appoggiare questa posizione potrebbe essere l’apertura proposta dalla Francia che vuole un sentiero d’ingresso per Kiev nell’alleanza atlantica. Ancora in una posizione opposta gli Usa. Biden infatti aveva bloccato l’adesione di Kiev in passato per evitare che, in base all’articolo 5 del Trattato atlantico, tutti i paesi Nato venissero trascinati in un conflitto mondiale.

Le tre opzioni sul tavolo

Nel vertice di Vilnius tre saranno le opzioni che si potranno vagliare per decidere sull’ingresso e il modo dell’Ucraina nella Nato, secondo gli analisti. La prima potrebbe essere una corsia preferenziale per Kiev per il suo arrivo nell’alleanza atlantico subordinato ad un cessate il fuoco sul campo. La seconda potrebbe essere l’inizio di un processo che porti l’Ucraina nella Nato mediante una serie di esami come Kiev deve fare per l‘Unione Europea. La terza , la più probabile, è quella di un associazione o cooperazione militare allargata come già fatto in Svezia e Finlandia. Una soluzione quest’ultima facilmente adottabile visto che per l’ingresso diretto serve il voto all’unanimità di tutti i membri.

Stefano Delle Cave

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