Esteri

Ucraina, mamma e figli uccisi mentre fuggono: la foto choc

La foto choc che riprende una donna riversa in strada vicino alla figlia di soli otto anni e al figlio poco più grande, sta facendo il giro del mondo. Si tratta di un’immagine che non può passare inosservata, rappresentativa del dolore che sta causando l’invasione russa dell’Ucraina.

È giusto pubblicare queste foto choc?

L’immagine che ritrae una donna morta i cui figli non sono scampati allo stesso destino, sta facendo il giro del mondo. Si tratta di una foto choc scattata dal free-lance Lynsey Addario. L’episodio è correlato anche da un video, quello girato da un professionista del New York Times. La famiglia in questione stava cercando di fuggire da Irpin per raggiungere la capitale, in modo da sottrarsi all’avanzata russa. Le tre vittime non erano sole: molti gli individui che stavano provando a portarsi in salvo da quella situazione drammatica.

Al giorno d’oggi, tramite i social network e le testate online, la guerra è sotto lo sguardo di tutti. In Occidente ci giungono le immagini che ritraggono corpi esanimi, foto strazianti di vittime innocenti. In questa cornice riemerge il dibattito già sollevato in occasioni affini, quello che riguarda la correttezza o meno di pubblicare materiali così delicati. La foto choc è da giudicare in modo univoco: è giusto vedere questo dolore, perché se non lo vedessimo, il nostro sguardo potrebbe discolparci dal girare la testa dall’altra parte. Il rispetto per i profughi di guerra, richiede che tutti sappiano, che lo spettatore venga messo di fronte alla realtà senza l’intermediazione della penna del giornalista. Resta solo la libera interpretazione di quanti, nel comfort che gli garantisce l’esistenza, si trovano di fronte a queste rappresentazioni. Un divario incolmabile, quello che si crea tra noi, che veniamo a conoscenza dell’accaduto tramite uno schermo, e coloro che vivono sulla pelle la guerra. Vedere ciò che sta accadendo non interrompe le nostre vite, però il risentimento prodotto in noi, potrebbe quantomeno indurci a vivere in modo consapevole.

Michela Foglia

Seguici su Instagram

Adv
Pulsante per tornare all'inizio