Dopo settimane di”bombardamenti”e assedio che hanno stremato la popolazione, con centomila persone in disperata attesa di un’evacuazione, la Russia annuncia di aver preso il”controllo del porto di Mariupol. E’ il ministero della Difesa a diffonderne la notizia, con tanto di immagini che mostrano soldati ucraini che si arrendono sventolando bandiera bianca.

Kiev ha rivendicato l’azione contro l’incrociatore Mosca affermando che a colpire la nave sono stati due missili ucraini. Finora il Cremlino si è ben guardato dal confermare, ammette la sostanziale perdita della nave ed è probabile venga presto una versione dell’accaduto che contenga l’incendio e l’abbandonate la nave come incidente a bordo. Conferme o smentite che a colpire siano stati missili ucraini al momento non ce ne sono. Se davvero sono stati missili ucraini, il messaggio militare è pesante per Putin: se da Mariupol marcerai per prendere tutto il Donbass la tua Armata sarà pesantemente colpita dal meglio della tecnologia ormai a disposizione di un esercito ucraino che sa usarla. In altri termini Zelensky mostra di avere i mezzi per dire a Putin: fermati a Mariupol o in molto dei tuoi faranno la fine del Mosca, fino a ieri potente e orgogliosa nave ammiraglia della flotta russa del Mar Nero.

Ucraina, Mosca: i soldati ucraini si arrendono nella città di Mariupol

Il territorio è strategico per garantire un passaggio di terra tra le aree orientali controllate dai separatisti e la Crimea che la Russia ha annesso nel 2014. “Nella città di Mariupol, vicino all’acciaieria Azovstal, a seguito delle offensive riuscite delle forze armate russe e delle unità della milizia della Repubblica popolare di Donetsk, 1.026 soldati ucraini della 36a Brigata della Marina hanno deposto le armi volontariamente”.

Il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk ha annunciato che marine della 36ma brigata sono stati fatti prigionieri dall’esercito russo, “ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno. Mille è una bugia”, scrive l’agenzia Unian.