Al giorno numero 111 di guerra in Ucraina Severodonetsk si ritrova isolata. Le truppe di Kiev, che hanno assistito allo stringersi del cerchio russo attorno alla città, hanno ammesso di aver dovuto abbandonare il centro della città.
“Le ostilità continuano” riferisce lo stato maggiore; mentre il governatore della regione di Lugansk Sergei Gaidai ha fatto sapere che tutti e tre i ponti verso la parte orientale di Severdonetsk sono stati distrutti. “Il costo umano di questa battaglia è molto alto per noi. È semplicemente terrificante. La battaglia per il Donbass sarà senza dubbio ricordata nella storia militare come una delle battaglie più violente d’Europa” ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla Nazione. Le truppe ucraine nella città devono “arrendersi o morire”, ha avvertito un leader separatista sostenuto dalla Russia nell’autoproclamata repubblica di Donetsk.
Continua la guerra in Ucraina
I combattimenti infuriano anche nel sud del Paese, nel quale si stanno concentrando in questi giorni battaglie aeree e attacchi con elicotteri russi alle postazioni ucraine a Mikolaiv e Kherson. Solo a Mykolaiv, importante porto sull’estuario del Dnepr, le truppe ucraine sono state in grado di arrestare l’avanzata russa nella periferia della città, dove l’esercito di Kiev ha poi scavato delle trincee per mantenere la posizione. Intanto, proprio nella giornata di ieri, è stata esplosione di colpi nella regione del Donetsk. Secondo i funzionari separatisti ci sarebbe stata un’ondata di bombardamenti ucraini che avrebbero colpito anche un mercato, ferendo almeno 22 persone e, secondo le agenzie russe, anche un bambino.
Kiev ha sempre in questi giorni denunciato la perdita di almeno un quarto della sua terra arabile a causa dell’occupazione russa. Secondo il Ministero dell’Agricoltura ucraino la produzione sarà ancora sufficiente a coprire il consumo interno ma, come confermato anche dalle Nazioni Unite, sarà sicuramente impossibile esportare i cereali prodotti all’estero, arrivando così già nei prossimi mesi ad “un uragano di carestie”.
Nuova fossa comune a Bucha
Le autorità ucraine hanno reso noto di aver scoperto un’altra fossa comune vicino a Bucha, nella regione di Kiev. La fossa comune è stata ritrovata vicino al villaggio di Myrotske, nel distretto di Bucha, nell’Oblast di Kiev.
Secondo il capo della polizia della stessa regione di Kiev Andrii Niebytov la fossa conteneva i corpi di sette civili, molti dei quali “con le mani legate e le ginocchia colpite da proiettili”. Si ritiene quindi, come pubblicato nella nota, che le vittime siano state torturate fino alla morte. I corpi sono chiaramente già stati riesumati e hanno subito una prima ispezione che ha permesso di rilasciare queste dichiarazioni. Al momento sono in corso le operazioni per il riconoscimento e quindi l’identificazione di questi cadaveri.
Ginevra Mattei