Si stringe la morsa dell’Esercito russo sull’acciaieria Azovstal di Mariupol e sul Donbass, mentre Mosca espelle 37 diplomatici europei.
Il Ministero della Difesa russo continua a lanciare ultimatum agli ucraini che restano asserragliati nell’acciaieria di Mariupol sulla quale, intanto, non cessano i bombardamenti, anche con armi anti-bunker.
All’interno vi sarebbero anche un migliaio di civili che Mosca sollecita Kiev a far uscire, accusando gli ucraini di volerli usare come scudi umani. Intanto l’intelligence ucraina diffonde l’ intercettazione di una telefonata tra un militare russo e sua moglie in cui sostiene che da Mosca sarebbe partito invece l’ordine di “radere al suolo” l’acciaieria, dove, a suo dire, sarebbero rimasti solo pochi ‘irriducibili patrioti’. L’acciaieria Azovstal di Mariupol è stata “quasi completamente distrutta”: lo afferma Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, citato da Nexta tv, media bielorusso di opposizione. “Bombe super potenti sono state sganciate sull’impianto e i civili sono sotto le macerie”, ha denunciato Palama
Intanto Kiev accusa i russi del bombardamento di un ospedale nella zona. “I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal”, a Mariupol: “Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell’ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”. Notizia, però, smentita da un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, che ha negato i report di civili, inclusi bambini, nascosti in un ospedale vicino all’acciaieria di Azovstal distrutto da un raid russo. “Mariupol, in particolare la zona dell’acciaieria, è sotto pesanti bombardamenti. Ma da molto tempo nessuno si nasconde nella zona, soprattutto nell’edificio dell’ospedale“, ha affermato su Telegram, come riporta Ukrinform.
L’esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nell’Ucraina orientale nella sua offensiva al Donbass
Il comune di Mariupol ha diffuso immagini aeree, la cui data è sconosciuta, di una colonna di fumo che si leva dall’acciaieria Azovstal, dove secondo il ministero della Difesa russo sarebbero asserragliati gli ultimi resistenti nella città sul Mar Nero assediata dalle forze russe. La prima parte del filmato mostra i cancelli divelti e distrutti dei cantieri di riparazione navale Azov, sempre a Mariupol.
Sotto gli impianti di Azovstal e altre grandi fabbriche vicino al porto di Mariupol esiste un reticolo di tunnel e sotterranei. Qui, secondo i russi, sarebbero rifugiati circa un migliaio di soldati ucraini, mentre il comune di Mariupol parla di civili, incluse donne e bambini.
Il Ministero della Difesa russo esorta i militari ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol ad arrendersi entro mezzogiorno. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. “Basta a questa resistenza insensata”, “deponete le armi”, è l’appello lanciato dai Russia secondo quanto riporta l’Afp. Il ministero della Difesa russo chiede che Kiev liberi e rilasci tutti i civili da Azovstal. Lo riferisce la Tass. L’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol da parte di gruppi speciali russi è iniziato. Lo ha detto il rappresentante della Milizia popolare del Donetsk Eduard Basurin al canale televisivo Rossiya 24, riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Un rappresentante della Milizia ha negato che nell’acciaieria si nascondano anche civili. Invece su Telegram, il Consiglio comunale della città portuale afferma che sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. E il sindaco Vadym Boichenko ha detto che circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città verso la Russia o le regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Numeri che sono stati “verificati attraverso il registro municipale”, ha spiegato il primo cittadino. Un video che mostra donne e bambini ucraini che si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal nella città portuale assediata di Mariupol è stato pubblicato su Telegram ieri sera dal battaglione nazionalista Azov. Lo riferisce la Cnn. Il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha anche detto che le forze russe stavano sparando sull’impianto. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino nella città.