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Umbria: oggi si vota, tutto quello che c’è da sapere

L’Umbria è il primo test elettorale dopo la formazione del conte bis, la Lega punta al governo, Pd-M5s, prove di alleanza

Alla guida dell’Umbria, amministrata dalla sinistra da sempre, si sfidano Vincenzo Bianconi, candidato di un’alleanza inedita tra 5 stelle e dem, e Donatella Tesei, leghista sostenuta anche da Forza Italia e Fdi.

Oggi 27 ottobre dalle 7 alle 23 si vota per le Elezioni Regionali in Umbria. Un appuntamento che arriva in anticipo rispetto alla naturale fine della legislatura, a causa delle dimissioni dell’ex governatrice Catiuscia Marini per ragioni di tipo giudiziario.

Chi sono i candidati in corsa per la vittoria?

Vincenzo Bianconi

Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno deciso di puntare su un candidato civico. Il nome è quello di Vincenzo Bianconi, 47enne imprenditore di Norcia, presidente di Federalberghi e vicepresidente del distretto biologico. Laureato in Economia del Turismo all’Università di Perugia. Ha anche studiato “Hospitality management” presso il Centro internazionale di studi sul turismo di Assisi. 

Umbria
Speranza; Zingaretti; Bianconi; Di Maio; Conte
Fonte: Facebook di Nicola Zingaretti

Donatella Tesei

La candidata della lega per il centro-destra è Donatella Tesei. Nata a Foligno nel 1958, è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. Tesei è un avvocato cassazionista ed è anche membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto. Tesei è stata eletta nel 2018 al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale di Terni, sostenuta dalla coalizione di centrodestra. Inoltre è stata eletta nel 2018 presidente della IV Commissione permanente Difesa del Senato.

Umbria
Salvini; Meloni; Tesei; Berlusconi
Fonte: Facebook di Donatella Tesei

Gli altri candidati sono:

Claudio Ricci, civiche Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria; Rossano Rubicondi per il partito comunista; Antonio Pappalardo si candida con la lista dei Gilet Arancioni; Giuseppe Cirillo, sessuologo, psicologo, Cirillo nella vita fa il consulente sentimentale ed è anche il fondatore di una scuola di corteggiamento; Martina Carletti che si definisce “sovranista costituzionale, eugubina, operaia, militante politica nel FSI dal 2014”; Emiliano Camuzzi appoggiato dalle liste di Potere al popolo e Partito Comunista Italiano.

Perché in un territorio in cui la sinistra è sempre stata egemone la destra è così forte

La ragione principale sta nel fatto che la destra è apparentemente sempre più presente nelle piazze e nel territorio mentre la sinistra sembra essersi rifugiata nei palazzi, nelle dinamiche interne e si sono allontanate dalle associazioni della società civile e dai militanti più giovani. 

Il consigliere comunale di CasaPound Andrea Nulli ha ottenuto la delega per la tutela del territorio. La manutenzione del territorio è affidata a un’associazione della protezione civile, La rosa dell’Umbria, che fa capo a militanti di CasaPound. Anche in questo modo si costruisce il consenso sul territorio.

Per Carlo Zoccoli, ex dirigente locale dell’Anpi, a Todi i neofascisti di CasaPound hanno realizzato un vero e proprio esperimento sociale: “Da almeno dieci anni abbiamo assistito a un attivismo particolare di questo gruppo che è stato tollerato dai dirigenti del Partito democratico, è stato frequente vedere i leader romani di CasaPound riunirsi a Todi”.

La situazione economica dell’Umbria

Anche altre sono le ragioni che si possono analizzare tra cui gli indicatori economici. L’Umbria non ha superato la crisi del 2008. L’Umbria ha tassi di prodotto interno lordo (pil) pro capite lontani dalla media nazionale.

Elisabetta Tondini, economista dell’Agenzia Umbria ricerche, spiega che nella regione “il PIL reale dal 2007 al 2017 è sceso complessivamente del 15,6 per cento; (24.300 euro) contro i (28.500 euro) della media italiana (dati istat). Una regione con un tessuto di piccole e medie imprese a condizione familiare che non si sono potute permettere né investimenti nella tecnologia, né nel lavoro qualificato.

Altri due concetti fondamentali da tenere d’occhio sono: l’alto tasso di invecchiamento della popolazione legato al basso tasso di natalità; l’incidenza del tasso di povertà relativa.

Dal 2008, secondo le stime della banca d’Italia, il numero di occupati nel comparto industria si è ridotto di circa un sesto. La mappa del settore metalmeccanico in Umbria è un bollettino di guerra. Dal 2008 al 2016, secondo la Cgil, l’Umbria complessivamente ha perso quasi 7.000 posti di lavoro.

Nel 2016, la spesa in Ricerca e Sviluppo a livello regionale era pari all’1% del Pil (1,3 in Italia – ISTAT). Gli investimenti delle università sono quasi doppi rispetto alla media italiana, ma quelli degli enti pubblici sono ridotti all’incirca a un terzo, così come quelli delle aziende.

Discorso simile vale per il turismo. Tra il 2002 e il 2016, la spesa annuale per il settore è stata pari a 17,6 milioni di euro, corrispondente allo 0,13% della spesa totale del settore pubblico allargato in Umbria. La regione ha un patrimonio culturale, artistico e ambientale di rilievo, tuttavia rispetto al 2009 la spesa per il turismo si è ridotta di oltre un terzo (dati Banca d’Italia).

Umbria
Campi Umbria
Fonte: google.it

Gli scandali che ci accompagnano al voto in Umbria

-Sanità umbra

Sicuramente lo scandalo nella sanità umbra, esploso nell’aprile 2019, potrebbe avere un impatto sul voto.

L’inchiesta della procura di Perugia ha riguardato 11 concorsi pubblici per una trentina di assunzioni tra medici, infermieri e personale ausiliario. Agli arresti domiciliari sono finiti l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini, il segretario umbro del PD ed ex sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca e il direttore amministrativo Maurizio Valorosi.

Alla fine di giugno 2019, la giunta regionale ha deliberato per cambiare il vertice di tutte le Aziende ospedaliere e USL dell’Umbria.

Dopo lo scandalo, i consiglieri umbri di diversi gruppi regionali, tra cui Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, hanno presentato mozioni di sfiducia nei confronti della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini (PD).

Il 20 maggio, la stessa Marini conferma le sue dimissioni pressata dalla dirigenza nazionale del partito.

-Debiti di 4 milioni lasciati dalla candidata Donatella Tesei

Donatella Tesei è stata sindaca del paesino umbro di Montefalco per dieci anni. Un paese di 6000 abitanti ma con un rosso record. Lei smentisce e parla di soli 375 mila euro coperti. Il documento ufficiale parla di 1,6 milioni e l’opposizione triplica il dato.

Eletta sindaco di Montefalco nel 2009 con una lista di centrodestra, Tesei ha puntato molto sullo sviluppo delle aziende vinicole della zona, azione che le valse la riconferma a primo cittadino nel 2014 con oltre il 60% dei consensi.

Nel 2017 la Corte dei Conti scopre che nel bilancio del 2014 erano stati inseriti alla voce ‘residui attivi’ (le somme che il Comune contava di incassare di lì a breve) ben 1,4 milioni di tributi inesistenti. Quote di Imu, Tari, Tasi mai entrate. Quindi c’è un disavanzo sostanzioso.

A quel punto, la nuova giunta si trova costretta sia a operare una serie di tagli alle spese sia ad aumentare l’addizionale Irpef (azzera contributi per lo sport, taglia sulle manutenzioni di base, riduce i fondi per istruzione e welfare).

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