Gli anglosassoni del team United Autosports hanno dominato la classe LMP2 del WEC 2020. L’equipaggio formato da Albuquerque, Hanson e di Resta è riuscito a fare la differenza soprattutto nella parte centrale del campionato, ottenendo il primo posto di categoria anche alla 24h di Le Mans. Quest’anno la scuderia britannica parte dunque come favorita per la vittoria finale, ma le diverse novità della stagione in arrivo non vanno assolutamente sottovalutate.
United Autosports LMP2, cambiamenti interni
Il primo punto da considerare è inerente all’equipaggio previsto per il 2021. Rimangono Filipe Albuquerque e Phil Hanson, ma se ne è andato Paul Di Resta. Quest’ultimo è stato sostituito da Fabio Scherer, in arrivo dal DTM. Il 21enne svizzero è un pilota di prospettiva eventualmente da seguire in un percorso di crescita, ma è indubbio che United Autosports non possa fare affidamento su di lui sin da subito. Se le prestazioni del ragazzo originario di Engelberg saranno buone il discorso si ribalterebbe, però allo stato attuale le premesse per uno scenario di questo genere non sono molto positive. Tale giudizio infatti deriva dalla semplice osservazione dei risultati raggiunti da Scherer nella sua ancor breve carriera.
Fabio Scherer tra il 2016 ed il 2017 ha corso in varie serie aventi il regolamento di Formula 4, conquistando risultati più che soddisfacenti. Purtroppo da lì in avanti è iniziato un periodo difficile per lo svizzero, in parte dovuto alla volontà di bruciare le tappe il prima possibile. Infatti nel biennio 2018-2019 e nella passata stagione Fabio non è riuscito ad ottenere alcuna vittoria, in un periodo nel quale ha partecipato rispettivamente alla F3 Europea, alla F3 Internazionale e al DTM. L’ultimo podio del pilota elvetico risale solamente al primo anno in Formula 3 sul circuito di Spa, dopo il quale sono spesso arrivati diversi piazzamenti fuori dai punti. United Autosports deve quindi cercare di aiutarlo a ritrovare un po’ di serenità e competitività.
Modifiche nella concorrenza
Gli attuali campioni in carica della LMP2 però dovranno guardare sopratutto agli avversari, in primis Jota Sport. Quest’ultima scuderia ha scelto la strada del ricambio d’equipaggio, salutando Da Costa, Gonzalez e Davidson e ingaggiando Vandoorne, Blomqvist e Gelael. Già ad una prima vista è chiaro come il team britannico abbia voluto alzare l’asticella, affidandosi ad un triello di piloti esperti e molto veloci. Dunque se volessimo paragonare il valore assoluto dell’equipaggio di United Autosports e quello di Jota, emerge una visibile differenza tra le due line-up, perlomeno sulla carta. Sarà quindi compito dei detentori del titolo rispondere in pista e ribaltare il giudizio qui espresso.
Tuttavia le discrepanze rispetto al WEC 2020 non finiscono qui. La classe LMP2 infatti vedrà la partecipazione in quest’annata del Richard Mille Racing Team, squadra tutta al femminile e composta da Sophia Flörsch, Tatiana Calderon e Beitske Visser. Dopo un 2020 speso in ELMS, il team svizzero ha deciso di tentare l’avventura nel WEC affidandosi a tre piloti di talento. Una scelta azzardata, ma forse vincente considerando le grandi potenzialità di crescita per un equipaggio che, alla sua prima 24h di Le Mans, è riuscito a chiudere al 13esimo posto finale. Da tutto ciò ne consegue il fatto che United Autosports dovrà sudarsi la riconferma, al di là di illazioni o previsioni di sorta.
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Giacomo Lago
