Musica

“Uno”, da oggi sarà in radio il nuovo “Inno alla gioia” di Ermal Meta

Sarà in radio da oggi venerdì 30 aprile “Uno”, il nuovo singolo di Ermal Meta il nostro Vento di Montagna. Uno  sarà in rotazione da oggi ,venerdì 30 aprile ma è già disponibile in tutti gli store digitali con l’album Tribù Urbana. A breve il video; nel frattempo Ermal meta ci soreprende con una speciale performance olografica sulle note del singolo “Uno”! Una cosa mai fatta prima in Italia, geniale. Un modo – come ha detto Ermal – per sopperire alla distanza e per avere un’idea di una performance “Live” del brano, la tecnologia in questo modo ci da una mano.

Il brano non fa distinzione, “Belli, brutti, grassi, magri, ricchi, miseri, sani o ammalati, sazi o affamati: “visti da lassù siamo tutti uguali”. C’è chi vorrebbe ribellarsi alla cattiveria, che solo l’animo umano possiede, ma questo cielo lo condividiamo in qualsiasi angolo remoto della Terra. È una delle poche certezze della vita!… da soli non possiamo farcela, tantomeno nell’universo musicale. Un busker senza passanti, un direttore senza l’orchestra, un concerto senza pubblico; tutto senza emozione.È il punto di non ritorno.

Il pezzo è un inno alla gioia della condivisione, corale come può essere un insieme di voci che “dai vicoli di Atene al centro di Dublino, hai visto come sembra un po’ tutto più vicino?”. “Uno”, estratto dall’album “Tribù Urbana”, arriva dopo “No Satisfaction” e “Un milione di cose da dirti” (3° posto a Sanremo, Premio Bigazzi e Disco d’Oro).

Testo di Uno di Ermal Meta

Dai vicoli di Atene al centro di Dublino
hai visto come sembra un po’ tutto un po’ più vicino
e noi voliamo sopra le autostrade le prigioni
come le voci,le nostre voci
si accendono milioni di luci
visti da su siamo tutti uguali
ti dico si
anche se fossimo in pericolo in bilico niente panico
e un bambino calcia un pallone oltre il muro
ci separanoma il cielo è uno
il cielo è uno
uno
il cielo è uno
uno

Dagli occhi di una madre a quelli incerti di un soldato
dal primo bacio al buio al grido di uno stadio
si accendono milioni di luci
e dentro i bar le televisioni
le senti o no le nostre mani che sollevano l’aria all’unisono
un bambino calcia un pallone oltre il muro
non ci separano più
il cielo è uno
il cielo è uno
uno
il cielo è uno
uno

Siamo tutti qui ma che spettacoloquasi identici non è un miracolo
tutti liberi tutti o nessuno
il cielo è uno

Siamo tutti qui ma che spettacolo
il cielo è uno
tutti liberi tutti o nessuno
il cielo è uno
uno, uno
il cielo è uno
il cielo è uno
uno, uno, uno
il cielo è uno

Il cielo è Uno

Uno Ermal Meta - https://www.oggiroma.i
“Le senti o no le nostre mani che sollevano l’aria all’unisono?”

Le voci che si sollevano in Uno sono quelle del Coro del Dipartimento POP/ROCK del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che impreziosiscono il nuovo brano di Ermal Meta. Uno è un brano fondamentale in un periodo in cui tutti siamo lontani. Basta guardare il cielo però per ricordarci che non siamo mai veramente distanti. Dovunque noi siamo guardiamo tutti lo stesso cielo, e cantiamo all’unisono, lasciando che Ermal meta diriga questa grande orchestra “dai vicoli di Atene al centro di Dublino”.

E possiamo meno sentirci meno soli, condividendo il bello che abbiamo intorno, compreso l’amore per Ermal e la sua musica che ascoltiamo tutti insieme annullando ogni distanza. Anche quando tutti solleviamo l’aria con le mani all’unisono dalla platea di un suo concerto ad esempio, ecco che dal palco, ovvero “visti da lassù” Per Ermal “siamo tutti uguali”, ci stima indistintamente, cantiamo con lui sotto lo stesso cielo, venendo da ogni parte del mondo, e siamo tutti uniti. Il brano verrà presentato molto probabilmente per la prima volta dal vivo durante il Primo Maggio a Roma manifestazione in cui Ermal Meta sarà presente 

Ilaria Cipolletta

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