L’aepyornis un uccello mastodontico oramai estinto, deponeva uova grandi come 150 uova di gallina.
E’ nato prima l’uovo o la gallina?
Sicuramente l’uovo, se consideriamo che le galline sono animali relativamente recenti, mentre la riproduzione sessuata ovipara e’ molto piu’ antica.
Ma quale e’ la dimensione delle uova di dinosauro? Sicuramente erano decisamente piu’ grandi di un uovo di gallina, paragonabili in dimensione alle uova di struzzo.
Eppure, malgrado la mole dei giganti del Giurassico, non sono loro le uova piu’ grandi mai ritrovate.
L’Aepyornis: l’uccello elefante
L’ Aepyornis, antenato degli nostri uccelli di oggi, viveva nell’odierno Madagascar, Le sue uova erano leggermente schiacciate rispetto alle uova di gallina, con una lunghezza di circa 35 centimetri.
E’ ad oggi ritenuto l’uccello piu’ grande mai esistito assieme al Moa Gigante: ne abbiamo una descrizione molto interessante data da Marco Polo, che nel suo Milione scrive:
«Dicommi certi, che v’ha uccelli grifoni, e questi uccelli apariscono certa parte dell’anno; ma non sono così fatti come si dice di qua, cioè mezzo uccello e mezzo leone, ma sono fatti come aguglie e sono grandi com’io vi dirò. È pigliano lo leonfante, e portalo suso nell’àiere, e poscia il lasciano cadere, e quegli si disfà tutto, e poscia si pasce sopra di lui. Ancora dicono, coloro che gli hanno veduti, che l’alie loro sono sì grande che cuoprono venti passi, e le penne sono lunghe dodici passi”.
Probabilmente anche a causa della loro mole, proprio come dei grossi struzzi od emu, gli Aepyornis non erano in grado di volare.
L’estinzione
Si e’ estinto per cause prevalentemente umane nel diciassettesimo secolo, probabilmente a causa dell’introduzione nel suo habitat di volatili addomesticati (galline e tacchini) le cui malattie erano per l’Aepyornis letali.
Le uova sono state ritrovate e studiate, ma non e’ ancora stato portato a termine il sequenziamento del DNA. Tutte le ricostruzioni che si trovano, anche su questo articolo, sono frutto di ipotesi fatte dai biologi a partire dai dati empirici ritrovati.
Articolo de “La Scienza Risponde” a cura di Francesco Avanzi