Li abbiamo osservati con meraviglia all’ultimo Festival di Sanremo, chiedendoci come fosse possibile una tale coordinazione. Stiamo parlando degli Urban Theory, il gruppo di ballo tutto italiano che spopola su Tik Tok. Attualmente contano 8 milioni di followers sulla nota piattaforma, con 57 milioni di like. Il loro è un genere affascinante, quasi ipnotico. Ma per arrivare a una tale coordinazione sono necessari anni di studio, che fortunatamente a loro non mancano. In questo nuovo appuntamento con Passi di danza, vediamo insieme il genere tutting e come il gruppo di ballerini sia arrivato a un tale successo.

La genesi del tutting nasce già negli anni ’80, quando impazza lo stile funky. Infatti, le mosse geometriche e le pose robotiche sono un’evoluzione del popping, dal verbo “to pop”, ovvero schioccare. La ricerca della perfezione della geometria delle mosse è ciò a cui aspirano i ballerini di questo particolarissimo genere.

Gli Urban Theory - PhotoCredit: @urbanotheory su instagram.com
Gli Urban Theory – PhotoCredit: @urbanotheory su instagram.com

Gli Urban Theory e il tutting

Il gruppo Urban Theory è una crew di ballerini, che nasce a Vallecrosia, un paesino in provincia di Imperia. Infatti, si sono formati in una scuola di danza: l’insegnante Jessica De Maria ha riunito altri cinque ballerini, un videomaker e un project manager. Si tratta di una vera e propria macchina da ballo, che fa la sua comparsa in tv per la prima volta nel talent show Italia’s Got Talent.

Infatti nello show il gruppo conquista il pubblico, ottenendo addirittura il golden buzzer della campionessa Federica Pellegrini. Ma la vera consacrazione al successo l’ha portata lo stesso Fiorello, che li ha voluti come ospiti nel programma Viva Rai Play. Da lì la scalata al successo è stata immediata: gli Urban Theory sono stati addirittura ospiti da Jimmy Fellow al suo “The Tonight Show“.

Il loro stile psichedelico esprime perfettamente il tutting, la disciplina che, come abbiamo detto, consiste nel riprodurre le forme geometriche attraverso il corpo. Infatti, ogni coreografia richiede ore di lavoro nella ricerca della perfezione, e ogni video è l’unione perfetta di movimento, luce e coordinazione.

Marianna Soru

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