Uso dello smartphone alla guida, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, lancia la sfida ai trasgressori: “Possibile il ritiro della patente“.
Uso del cellulare che si limita sempre di più per chi è al volante. Nell’ultimo anno, secondo il report dell’Istat dedicato alla sicurezza stradale, sono state quasi 150mila le contravvenzioni scattate per questo tipo di infrazione.
Per non parlare del numero degli incidenti causati dall’uso incauto del telefonino. Secondo i dati Istat, tra le principali cause degli incidenti stradali figura proprio la distrazione sempre più spesso causata dallo stare sui social, palare, leggere o mandare sms.
Un incidente stradale causato dalla distrazione causata dall’uso dello smartphone (Photo Credits: www.occhioallasicurezza.it)Misure più severe, fino addirittura al ritiro della patente. È questo il duro provvedimento paventato dal ministro Toninelli. “Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Quello dell’uso degli smartphone al volante è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi” osserva il ministro.
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli (Photo Credits: www.gazzettadelsud.it)Già lo scorso 31 luglio, Toninelli aveva annunciato: “Penso sia giunto il momento di valutare qualche intervento nel Codice della strada“. Ieri però, il ministro è tornato sull’argomento e questa volta è stato decisamente più esplicito. “Ma prima ancora delle norme servono più controlli, una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani” ha aggiunto il ministro, sottolineando che “senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali”.
Il ministro Toninelli e la sua campagna per la modifica del Codice della strada (Photo Credits: www.ilblogdellestelle.it)Ad oggi, guidare con il cellulare in mano può costare una sanzione da 161 a 646 euro, oltre alla perdita di 5 punti sulla patente. In caso di recidiva entro due anni, scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Patrizia Cicconi