USS Indianapolis arriva nelle sale italiane il prossimo 19 luglio. Basato sulla vera storia dell’omonimo incrociatore, protagonista, nel 1945, insieme al suo equipaggio, del più grande disastro navale americano. La M2 Pictures, che distribuisce il film, annuncia per l’occasione la propria collaborazione con la Marina Militare Italiana.

La USS Indianapolis e la Marina Italiana

Un film, USS Indianapolis, legato alla Marina Militare. A quella statunitense, perché è il racconto della vera storia dell’incrociatore che gli da il nome. Una nave militare che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si distingue come uno degli incrociatori più veloci e temuti. La sua storia, forse non così conosciuta al di qua dell’oceano, è sicuramente avvincente, eroica, tragica. Grazie a M2 pictures, che distribuisce il film nelle sale italiane, il film si lega anche alla Marina italiana. Grazie ad una collaborazione tra M2 e Marina, infatti, viene avviata un’operazione particolare e inedita. 

Il personale della nostra Marina Militare parteciperà ad una serie di anteprime del film. Questo per far conoscere la “pellicola” e la vicenda a un pubblico particolare, probabilmente vicino per scelte e mestiere ai protagonisti. Un pubblico che dovrebbe apprezzarne la storia e i valori più di noi “civili”. L’inizio delle proiezioni sarà inoltre preceduto dall’intervento di un ufficiale che illustrerà alcuni punti della storia visti attraverso gli occhi di un comandante della Marina Militare.

Queste anteprime del film si terranno nelle principali città dove ha sede la Marina Militare: Taranto, La Spezia, Livorno, Roma, Venezia e Ancona.

La Storia e le storie della USS Indianapolis

Nella vicenda raccontata in USS Indianapolis dal regista Mario Van Peebles ci sono 1197 storie. Una per ogni membro dell’equipaggio, compreso il capitano Charles McVay, interpretato da Nicholas Cage. Questi uomini combattono con coraggio le più importanti battaglie sul fronte del Pacifico, durante la Seconda Guerra Mondiale. Si distinguono per valore e qualità.

Nel luglio 1945 avviene l’incontro con la Storia. Quella fatta e scritta da chi comanda, che ha grandi obiettivi e non si sofferma troppo sulle piccole storie e sulle singole vite. La Storia per l’USS Indianapolis è quella della Seconda Guerra Mondiale e dei grandi equilibri politici e di potere.

A McVay e ai suoi marinai viene affidata una missione top secret: trasportare in gran segreto un carico fino a Tinian Island. Una cassa, il cui contenuto è sconosciuto per tutti, compreso il capitano. Si tratta dell’uranio arricchito e di altri componenti necessari per assemblare “Little Boy”, la bomba atomica destinata a Hiroshima

I 1197 marinai non sanno cosa trasportano, ma conoscono i rischi di un’operazione segreta e clandestina. Vuol dire viaggiare senza scorta e non poter ricevere aiuto. Non sono degli sprovveduti, ma credono nel loro compito. Sono coraggiosi nella misura in cui lo sono gli uomini quando hanno paura ma non si fermano.

Il 16 luglio 1945, lUSS Indianapolis salpa dunque da San Francisco per portare a termine la sua missione. Si mette poi in viaggio per il Golfo di Leyte nelle Filippine per unirsi alla corazzata USS Idaho (BB-42) e fare i preparativi per l’invasione del Giappone.

Il 30 luglio, 14 minuti dopo la mezzanotte, viene colpita da un sottomarino giapponese. E affonda. Vista la segretezza della missione, la nave non viene data per dispersa e il suo equipaggio abbandonato.

Un’immagine del film credits: Bestmovie.it

I sopravvissuti della USS Indianapolis

Quel che resta dell’equipaggio passa 5 giorni nel Mare delle Filippine, infestato di squali. Dei 1197 marinai, se ne salvano solo 317, forse per caso. Vengono infatti ritrovati da un velivolo della US Navy durante un normale volo di pattugliamento.

Ma non basta. Per nascondere le proprie colpe agli occhi dell’opinione pubblica, qualche mese dopo il disastro, il governo degli Stati Uniti chiama il capitano McVay a giudizio davanti alla Corte Marziale. Viene scritta così una delle pagine più drammatiche della storia militare americana.

La paura, il coraggio, le lacrime e i sorrisi di uomini diventati eroi senza averlo chiesto, vengono tradotti sullo schermo da bravi attori (Nicolas Cage, Tom Sizemore e James Remar su tutti). E riportano a galla le sofferenze di uomini e militari abbandonati al loro destino. Il film coinvolge, muove e commuove.

Sarebbe interessante sapere cosa ne penseranno i militari italiani dopo le anteprime.

Federica Macchia