Vaccino, l’Iss pubblica le principali faq e fake news sull’argomento

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Di Stefano Delle Cave

Con il Vaccine day è iniziata in Italia la vaccinazione per combattere il coronavirus. L’Iss ha immediatamente pubblicato sul suo sito le principali faq e bufale sul vaccino anticovid. Non è assolutamente vero, ad esempio, che il virus muta il DNA della cellula. Ancora incerti i tempi di durata della vaccinazione e potrebbe essere necessario un nuovo richiamo.

Vaccino, niente mutamenti del DNA

Con il Vaccine day è iniziata la vaccinazione anticovid e non potevano mancare di certo le prime bufale sull’argomento. In particolare l’Iss, pubblicando sul sito le principali faq e fake news sull’argomento, ha smentito la bufala secondo cui il vaccino anticovid modificherebbe il DNA. L’Iss infatti fa sapere che di solito con i vaccini viene iniettato il virus o il batterio indebolito affinchè l’organismo reagisca creando gli anticorpi necessari per l’infezione vera. Nel caso della vaccinazione ad RNA invece viene iniettata l’”’istruzione necessaria” per produrre la proteina virale Spike che una volta riconosciuta dall’organismo permette la creazione di anticorpi. In questo caso l’RNA si esaurisce subito senza penetrare nel nucleo della cellula e senza modificare il DNA.

L’Iss inoltre precisa che con il vaccino “arriva un’arma fondamentale nella lotta all’epidemia, che va ad aggiungersi a quelle di cui già disponiamo, a partire dal distanziamento sociale, dall’uso delle mascherine e dall’igiene delle mani per capire se la copertura dura anni. Queste misure non possono essere abbandonate prima che sia vaccinato un numero sufficiente di persone a creare un’immunità di comunità”. Tutto avverrà in maniera gratuita e presso strutture pubbliche.

https://youtu.be/058rKVCHXbo
I primi tre vaccinati italiani, fonte quotidiano.net

L’approvazione dei vaccini e la loro durata

L’Iss ha fatto anche chiarezza sul sistema di approvazione dei vaccini. Questi vengono approvati dalle autorità solo dopo un prova di efficienza che, ad esempio, con quello Pfizer ha raggiunto il 94%. I test sono avvenuti senza alcuna accelerazione, se non per formalità burocratiche, seguendo le linee di elaborazione previste per tutti i farmaci e i vaccini.

Chi è vaccinato dovrà comunque usare sistemi di protezione. I vaccini infatti ci proteggeranno sicuramente per alcuni mesi poi bisognerà con tempi di osservazione più lunghi capire se la loro durata sarà effettivamente di anni. Si dovrà inoltre verificare se sarà necessario ripetere la vaccinazione e se protegge dalla malattia o anche dall’infezione.

Stefano Delle Cave