Il professor Burioni replica al ministro Salvini. La ministra Grillo: “Sono fondamentali e decide il ministero, ma discutiamo come proporli”. Il leader della Lega: “Ci atterremo al contratto di governo”.
Si apre nuovamente la questione vaccini e questa volta a parlare è il ministro degli Interni Salvini che confermato “Garantisco l’impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola”, perché “la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi” anche se non vaccinati. Al governo “siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi”, e dunque “continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”, ha spiegato il ministro, inviando un ringraziamento “per il loro coraggio” ai ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari.
Intanto arriva la dura e pungente replica del medico Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano che su twitter scrive: “No, Ministro Salvini. Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi, anzi proteggono anche lei, i suoi figli e i suoi elettori. Questa é una bugia pericolosissima; se la dice chi ha la responsabilità della sicurezza del mio Paese è cosa molto preoccupante. #medicalfacts”.
E poi il medico ha continuato su Facebbok: “Giudicherò questo governo solo dai fatti, ma l’incontro di un sottosegretario con dei genitori “free vax” capitanati da un ex-medico radiato dall’ordine (avete letto bene: radiato) non promette nulla di buono. Speriamo bene. Sfido pubblicamente Salvini a indicare quali vaccini sono “assolutamente superflui”, indicando la bibliografia che supporta le sue affermazioni”. Il professor Buroni fa riferimento a un incontro che sarebbe avvenuto giovedì tra il sottosegretario agli Interni, Luigi Gaetti, e alcuni esponenti no vax fra cui il medico (radiato dall’albo), Dario Miedico, i quali hanno successivamente confermato.
Non si è fatto attendere l’intervento di Di Maio: “Su questo tema”, afferma il ministro del Lavoro, “il contratto parla chiarissimo noi vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, ma nel senso semplicemente di potere assicurare una tutela vaccinale delle persone e soprattutto ai bambini. Poi ognuno ha la sua opinione sui vaccini, voi conoscete la nostra”.
E della Grillo: “Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare”.
Conclude poi Salvini, intervenendo di nuovo sull’argomento:
“Ringrazio il ministro Grillo. Sua è la competenza sui vaccini, condivido il suo pensiero, a questo ci atterremo e al contratto di governo. Anche a me, da papà e da ministro, sta a cuore la salute dei bambini e che a tutti sia garantito l’accesso al nido, alla scuola dell’infanzia e alle classi successive. Con medici condivido l’idea che sia meglio educare ai vaccini piuttosto che obbligare. Ci stiamo lavorando, l’importante è che a settembre tutti i bambini possano entrare in classe”.
Claudia Colabono