Sette casi in Piemonte e altrettante infezioni “importate” solo dallo scorso gennaio a oggi. Trenta contagiati in tutto curati nei nostri ospedali dal primo approdo dal Vaiolo della Scimmie nel torinese ormai due anni fa. Un tempo in cui, come spiega il direttore generale dell’Asl Carlo Picco, “si è arrivati a definire già un protocollo di vaccinazione “su richiesta” e destinato a una popolazione con particolari comportamenti a rischio”.
Resta comunque alta la guardia contro la nuova variante del Monkeypox – questo il nome del virus che ha riportato in Europa una malattia considerata debellata con “l’antivaiolosa” – che, negli ultimi trenta mesi, sta registrando un progressivo aumento dei casi della prima variante. Probabilmente già oggi le Regioni riceveranno una nuova circolare dal ministero della Salute, come annunciato dal capo del Dipartimento della Prevenzione, Mara Campitello. “La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo Clade I di Mpox” ha riferito il ministero, a seguito dell’accertamento del primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa.
Vaiolo delle Scimmie, anche in Argentina aumentano i casi
Il ministero della Salute argentino ha lanciato un allarme epidemiologico dopo aver segnalato che nel corso del 2024 nel Paese si sono verificati otto casi di Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie, evidenziando che sono tre in più rispetto a quelli dell’ultimo bollettino epidemiologico nazionale emesso la settimana scorsa.
“In Argentina, il primo caso confermato è stato registrato nel 2022. Da allora ci sono stati 1157 casi confermati con due decessi.
casi sono stati distribuiti: 1025 nel 2022, 124 nel 2023 e 8 finora nel 2024. I casi confermati nel 2024 sono stati identificati a partire dal 27 settembre. Quest’anno non sono stati registrati decessi”, si legge nella dichiarazione del ministero della Salute. Quattro casi hanno un’anamnesi di viaggi o contatti con viaggiatori, un caso non ha un’anamnesi di questo tipo, mentre i restanti casi sono sotto indagine epidemiologica.
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