Valentino Rossi non ha ancora annunciato cosa farà nel 2022, ma quel che è certo è che non correrà con il team Petronas. Lo ha confermato il team owner Razlan Razali, che in un’intervista a MCN ha parlato chiaro. “Con il massimo rispetto per Valentino, non vogliamo trovarci in una situazione simile a quest’anno“, ha detto il manager malese. “Sono entrambi piloti fantastici, ma il livello è salito molto. Valentino è più veloce dello scorso anno, ma per lui è difficile fare punti e Dovizioso è fuori da un anno. Vogliamo crescere con giovani piloti, come abbiamo fatto con Fabio Quartararo“. Con il passaggio di Franco Morbidelli al team ufficiale, la squadra satellite vuole ripartire dai giovani: scopriamo chi potrebbe salire sulle M1 verdi nella prossima stagione.
Con Rossi in partenza, e Dovizioso escluso dalla rosa, Petronas punterà sui giovani. Ha provato inizialmente a sondare il terreno della Superbike, ma i piloti locali hanno preferito rimanere dove sono. Toprak Razgatlioglu ha rinnovato per due anni con Yamaha ufficiale, idem Garrett Gerloff, che resta in GRT. Lasciamo perdere l’ipotesi di Jonathan Rea, che è una totale fantasia. Anche perché il Cannibale della Superbike ha 34 anni, e zero voglia di rimettersi in gioco. Restano quindi i giovani, ma quali? Come dicevamo anche in passato, in cima alla wishlist di Razali c’è Raul Fernandez, che però è blindato da KTM. C’è poi il particolare – non trascurabile – della volontà del madrileno, che ha richiesto espressamente di restare in Moto2. Tolto Fernandez, c’è l’ipotesi di Joe Roberts. Il pilota di Italtrans è americano come Gerloff, e potrebbe essere interessante. Ma i suoi risultati non convincono appieno, così come non sono convincenti le prestazioni di Xavi Vierge, altro candidato per un posto al sole. Quella dello spagnolo sarebbe una mossa facile ed economica, essendo già membro del team in Moto2. Ultima ipotesi è quella di Marco Bezzecchi, il cui destino è legato a doppio filo con quello di Rossi.