Valeria Fabrizi e Walter Chiari amanti segreti: “Lo sapevano tutti”

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Di Redazione Metropolitan

Valeria Fabrizi e Walter Chiari sono stati legati non solo da una collaborazione professionale, ma anche da una lunga e profonda amicizia.

Valeria Fabrizi, infatt, intervistata da Caterina Balivo a Vieni da me si lascia andare a una rivelazione piccante. “Non tutti lo sanno, ma io ero l’amante di Walter Chiari“. La Fabrizi partendo dalla fiction Che Dio ci Aiuti ha parlato con la conduttrice del programma di Rai 1 della sua vita sentimentale e della sua carriera.

Proprio con Caterina ha deciso di parlare dell’attore Chiari: “Ho avuto una storia con Walter Chiari, avevo superato i 18 anni. Io mi sono proposta, lui aveva un certo pudore perché era amico di famiglia. Io lo vidi e dissi ‘lui sarà il mio principe azzurro’. Il nostro è stato un rapporto sotterraneo, non tutti lo sapevano. Dall’affetto si è passati all’amore. Divenni poi l’amante di Walter quando stava con Ava Gardner. Lui era un tipo che soffriva molto. Lui a San Valentino mi mandava sempre le mimose”.

Valeria Fabrizi, attrice italiana tra le più amate dal pubblico, all’apice della sua carriera finì su tutti i giornali per un presunto flirt con Walter Chiari, voci che lei stessa ha sempre definito menzognere. La loro era solo una profonda e fraterna amicizia. Basti pensare che nei suoi ultimi anni di vita Chiari fu ospitato in casa dalla Fabrizi e dal marito e suo unico grande amore, Tata Giacobetti, a sua volta attore e componente del mitico Quartetto Cetra. Giacobetti morì per un infarto nel 1988 e tre anni dopo se ne andò anche Chiari: la Fabrizi perse così nel giro di poco tempo due punti di riferimento fondamentali nella sua vita.

“Walter Chiari ha vissuto a casa mia nella mansarda, per quasi cinque anni, quando ormai eravamo già diventati grandi amici -ha ricordato tempo fa Valeria Fabrizi durante una puntata di Vieni dame -. Lui era stato abbandonato. Ce lo portò mio marito, che gli voleva molto bene ed era suo amico”. “Io ho avuto una storiellina importante con Walter Chiari, avevo superato i 18 anni – ha poi rivelato l’attrice -. Io mi sono proposta, lui aveva un certo pudore perché era amico di famiglia perché sono nata nel palazzo in cui è nato lui. Lui veniva a trovare la mia famiglia e dissi ‘lui sarà il mio principe azzurro’. Lui era incline al fascino femminile, infatti il nostro è stato un rapporto sotterraneo, non tutti lo sapevano”.

“Dall’amore poi – ha precisato Valeria Fabrizi – si arrivò anche all’affetto che, secondo me, è pure più importante. Lui però prima stava con Ava Gardner e io ero l’amante perché lui la tradì con me. Lui era un tipo che soffriva molto, un uomo malinconico. Un Peter Pan mai cresciuto e io l’ho avuto in casa nel momento più delicato della sua vita, quando diceva cose amare del mondo dello spettacolo salvo poi dire che gli andava bene anche così. Ma mentiva e soffriva. Sono da condannare le persone che lasciano in autorimessa chi è stato grande. Lui, anche negli ultimi tempi, mi mandava le mimose, a testimonianza dell’affetto e del bene che rimaneva. Perché le mimose? Perché le adoro“.

Valeria Fabrizi e Walter Chiari amanti segreti?

Per Walter Chiari, infatti, fu difficile ricominciare. Il matrimonio con Alida Chelli era finito, lei si era trasferita in America col figlio e il nuovo compagno. “Walter andò a vivere in albergo con un coniglio, in una situazione insostenibile”. Per questo Tata Giacobetti lo invitò a trasferirsi a casa loro. Da quel momento Valeria Fabrizi si prese cura di lui, sottolinenando a Oggi che lo fece “grazie anche alla comprensione di mio marito”. Walter Chiari morì per un infarto nella sua camera d’albergo a Milano. Per Valeria Fabrizi fu “stroncato anche dal tarlo psicologico della solitudine artistica”, in quanto registi e autori “lo avevano dimenticato” nella convinzione che “i suoi ritmi fossero incompatibili” con quelli della tv e del cinema. Per l’attrice fu “una ingiustizia”, anche perché il drammaturgo Arthur Miller durante un loro incontro a New York lo definì “un grande attore tragico”. Giorni prima di morire Walter Chiari la chiamò per dirle che avrebbe trascorso il Natale a Roma con lei e sua figlia Giorgia, a cui si era avvicinato dopo la morte di Tata Giacobetti. “Mi scrisse anche una lettera, in pratica il suo testamento spirituale”. Dunque, Valeria Fabrizi vuole ricordarlo “sconfitto ma eroico nell’ammissione della sua fragilità”, ma ad Oggi ribadisce la sensazione “che sia sempre vivo nel mio cuore”.

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