Valerio Carocci, presidente dell’associazione no profit “Piccolo America“, di Roma, ha ricevuto in questo ultimo periodo, molte minacce, subendo aggressioni personali. Aggressioni che avevano colpito anche altri ragazzi nella stagione estiva passata, per il semplice fatto di indossare l’iconica t shirt dei ragazzi del cinema America. Se da una parte eravamo contenti per le buone notizie sulle indagini anti trust che hanno permesso ai ragazzi del Cinema America di ristabilire un organizzazione chiara del programma rispettivamente per le tre grandi piazze della capitale, dall’altra ci troviamo ora di fronte ad una situazione complessa e di cui non conosciamo l’avvenire.
Pochi giorni fa eravamo su tutti i giornali per la nostra battaglia vinta all’Antitrust per poter proiettare liberamente i film nelle nostre arene. Due settimane dopo mi ritrovo con due agenti che mi devono accompagnare ovunque
“Solo solo un ragazzo che ha salvato un cinema“
Valerio Carocci è sotto shock e del resto lo sono molti che come noi hanno appreso la notizia in seguito ai post condivisi sulle pagine e il profilo personale di Facebook, del presidente del Piccolo America. Nel mirino di gruppi politici di estrema destra, come Casapound, Carocci si è visto minacciato e accusato anche da gruppi di centri sociali che lo hanno definito con disprezzo “amico delle guardie“.
“Due agenti della polizia di Stato mi accompagnano in ogni mio movimento“
Una settimana fa un aggressione da parte di una persona lontana da molto tempo dalla politica, è stata fortunatamente denunciata dalla Digos. Valerio Carocci è stato aggredito e minacciato a Trastevere. Parole pesanti come “ti ammazzo” oppure “devi morire”, hanno portato la prefettura alla decisione di stabilire una scorta per il presidente del Piccolo America.
Grazie dei tanti messaggi, grazie dell’affetto, non è una situazione piacevole e facilmente comprensibile. Ci sono tante cose che penso, che vorrei chiarire e dire, ma purtroppo un pò non riesco e un pò è meglio prendersi qualche giorno di calma e riflessione. Grazie a tutti gli altri ragazzi e ragazze del Piccolo America, che senza sosta e titubanze stanno continuando a lavorare per tenere aperte le tre grandi arene. A stasera a Trastevere con Don Matteo Zuppi
“In questo paese qualcosa non funziona“
Alla soglia quasi dei trentanni, in questo paese, la libertà assume progressivamente il significato di idea piuttosto utopica. Si tagliano letteralmente le ali alle generazioni presenti e future. Si taglia la speranza di riuscire a fare qualcosa di buono. La cultura è di tutti e per tutti e questo è un messaggio importante che dobbiamo continuare a ripetere alle persone e a noi stessi. Associazioni come il Piccolo America, dimostrano giorno per giorno, estate dopo estate, da anni, che credere seriamente in qualcosa, significa rendersi “invincibili e caparbi”. Ora non abbattersi francamente è un impresa non da poco.
Grazie dei tanti messaggi, grazie dell’affetto, non è una situazione piacevole e facilmente comprensibile. Ci sono tante cose che penso, che vorrei chiarire e dire, ma purtroppo un pò non riesco e un pò è meglio prendersi qualche giorno di calma e riflessione. Grazie a tutti gli altri ragazzi e ragazze del Piccolo America, che senza sosta e titubanze stanno continuando a lavorare per tenere aperte le tre grandi arene.
Valerio è attualmente sotto scorta e paga a caro prezzo la sua battaglia per un paese migliore, in cui sia possibile dire la propria, diffondere la cultura e non rinunciare alla lotta della diffusione dell’arte stessa. Valerio si trova sotto scorta e con una nuova idea di libertà davanti ai suoi occhi. Bere un caffè al bar Callisto, condurre la propria vita privata di sempre diviene quasi un nuovo progetto di sopravvivenza. Decisamente da organizzare.
Ventotto anni, gli occhi stanchi, uno sguardo maturo ma sempre felice, un ragazzo disponibile e con una voglia sacro santa di esprimere la sua sempre e comunque, questo è Valerio Carocci.
Chissà se potrà fare presto, le sue lunghe passeggiate in bicicletta la domenica. Noi glielo auguriamo perchè non c’è nulla di più importante e innato che il principio stesso di libertà. Libertà del proprio pensiero che ha fatto strada in tutti noi, ricordandoci di alzare sempre lo sguardo e non far finta che le cose prima o poi si sistemeranno da sole o non cambieranno mai. L’Italia è una Repubblica antifascista, ricordiamocelo anche in questi momenti.
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Silvia Pompi