I vampiri sono frequenti protagonisti delle storie dell’orrore ed ultimamente, per qualche ragione che evade la razionalità, dei romanzi rosa per adolescenti.
Sia che si tratti di sadici assassini che si nutrono del sangue di giovani donne indifese, sia che si tratti di esseri diafani e privi di carattere e spessore narrativo che luccicano alla luce del sole(?), i vampiri sono creature della notte che prosperano nelle tenebre nutrendosi esclusivamente dell’energia vitale (spesso rappresentata dal sangue) per mantenere in eterno il loro corpo cadaverico. Sebbene la figura del vampiro sia, nel nostro immaginario collocata geograficamente nella regione della Transilvania (situata nei Carpazi), il nome vampiro trova la propria origine nella tradizione Balcanica. In transilvana a queste creature viene dato il nome di “strigoi”.
I vampiri in natura esistono, ma non come li immaginiamo
Ora mi spiace per tutte le teenager che stanno leggendo ma questi non-morti belli e tenebrosi, pronti ad innamorarsi di ragazzine dal dubbio senso critico, non esistono – ed anche se esistessero ho lo spiacevole compito di informarvi che l’erezione richiede capacità di pompare sangue verso i corpi cavernosi del pene e quindi un cuore pulsante, niente non-morti, spiacente.
Esistono tuttavia altre affascinanti creature (reali) che si nutrono di sangue.
Il pipistrello vampiro
La prima in ordine di similitudine sono i pipistrelli vampiro; queste creature, da sempre al centro delle leggende sui vampiri, sono chirotteri della sottofamiglia delle Desmodentine. I vampiri, ben lungi dall’essere morti sono eleganti esempi di evoluzione adattativa; spinti dalla scarsità delle fonti di cibo questi animali si sono nei millenni adattati a vivere di una dieta liquida, leccando il sangue dalle ferite che procurano con i loro denti affilati sulla pelle dei grossi animali. Questi animali si dicono ematofagi (cioè che si nutrono di sangue).
Altri casi di vampirismo in natura
Altri casi famosi di ematofagia nel regno animale sono i fringuelli vampiro (gen. Geospiza) originari delle Galapagos che, in periodi in cui il cibo è scarso, si nutrono bevendo il sangue che fanno sgorgare beccando altri uccelli come le Sule dai piedi azzurri. Anche i pesci non sono da meno: alcune lamprede e i pesci vampiro (gen. Vandellia) si nutrono del sangue di altri animali acquatici.
Insomma, l’idea che i vampiri tutto sommato esistano davvero potrà togliervi il sonno una volta l’anno per halloween ma vi posso assicurare che sarà un altro di questi “vampiri” a togliervi il sonno (a meno che non abbiate il sonno davvero pesante, nel qual caso beati voi!).
Il peggiore tra i vampiri: la zanzara!
Si tratta di una creatura che vive nascosta negli anfratti più bui, in attesa uscire col favore delle tenebre per nutrirsi del vostro sangue e, se vivete in qualche paese tropicale, lasciarvi anche un antipatico regalo; la zanzara anofele, solo una tra le tantissime specie di zanzare che abitano il nostro mondo, è infatti vettore di una delle malattie che più affliggono gli abitanti dei paesi in via di sviluppo: la malaria. Altro che luccicare al sole!
Matteo Bonas