Luna Rossa scalda i motori cercando di rincorrere, nuovamente, quel grande sogno chiamato America’s Cup. L’equipaggio dell’imbarcazione italiana è pronto alle varie battaglie cercando di mettere le mani su quel trofeo sognato, ma sempre soltanto sfiorato. Uno degli uomini che difenderà i colori del catamarano nostrano sarà Nicholas Brezzi Villi che metterà a referto la sua seconda volta nella massima manifestazione velistica. Il Cyclor ha parlato del suo arrivo nel team e del suo grande amore per la vela in questo periodo che separa l’equipaggio dall’inizio ufficiale della Louis Vuitton Cup.
Le dichiarazioni di Nicholas Brezzi Villi di Luna Rossa: “La vela è il mio primo amore”
“Il momento del dock-out prima della regata, quando sfili davanti alle famiglie, agli amici e ai fan per andare in barca è tutto un applauso, un suono di trombe, uno sventolare di bandiere, eppure io non ricordo alcun rumore, non ricordo uno solo di questi momenti. In quell’istante il mio pensiero era solo focalizzato sul fatto che dovevo fare qualcosa di grande – queste le dichiarazioni di Nicholas Brezzi Villi, Cyclor nel Power Team di Luna Rossa Prada Pirelli riportate da PressMareItalia –. La vela è il mio primo grande amore, mentre il canottaggio ti chiede tanto a livello fisico, ti svuota, mentre la vela è qualcosa di più profondo, perché comprende anche la passione per l’oggetto-barca e per la tecnologia che ci sta dietro. Sono triestino e per me la vela è tutto. Shannon Falcone mi chiede se ho tempo per rifare il test sul grinder, perché è convinto che potrei fare meglio della prima volta. Ci provo e ce la metto tutta. Al momento di andare via, Max Sirena, mi dice che sono andato bene e che se mi va, mi aspettano nel team. In quell’occasione ho scoperto che lo sport in generale e la Coppa America sono su due livelli diversi. Quando vinci un mondiale o una medaglia olimpica, nel canottaggio come in un’altra disciplina, la gente ti fa i complimenti, ti applaude, ti stringe la mano. Quando abbiamo vinto la PRADA Cup con Luna Rossa, invece, le persone si avvicinavano e ci dicevano ‘grazie’…“
(Credit foto – Il Piccolo)
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