Che il 2020 non sarebbe stato un anno che avremmo ricordato con affetto era già cosa certa fin dai primi giorni di gennaio, quando partirono una serie di eventi che preannunciavano 12 mesi non sempre ricchi di allegria e felicità, un bel tris perfetto oggi con il venerdì 17 insieme al fantastico e magico mistero dell’anno bisestile in lockdown.
A questo momento difficile per il mondo intero si aggiunge, inoltre, la giornata più sfortunata dell’anno, ovvero il venerdì 17 che quest’anno si presenta in pieno lockdown colpiti dal virus.
Sui social sono già partiti i post ironici su quello che potrebbe accadere in questa giornata: alcuni sono certi che da domani inizierà a piovere ininterrottamente fino ad arrivare al diluvio universale. Il 17 aprile 2020 che cadrà di venerdì in un anno bisestile potrebbe ulteriormente, per chi è superstizioso, peggiorare la condizione che stiamo vivendo. Come riportato su alcuni siti, la paura per l’anno bisestile risalga ai romani. Il giorno in più si aggiungeva al mese di febbraio, tradizionalmente dedicato ai defunti.
Di sicuro, comunque, nel XV secolo tale Michele Savonarola, nonno del più noto Giacomo, medico e scienziato scrisse un trattato in cui spiegava che gli anni bisestili sono portatori di epidemie e non fanno bene al bestiame.“ In Italia porta davvero sfortuna: il proverbio “Né di venere né di marte ci si sposa, né si parte né si dà inizio all’arte”. Altri portano con sé simboli portafortuna e talismani (come ciondoli con corni rossi, ferro di cavallo, coccinelle…). Non è finita qui: la compagnia aerea Alitalia non ha un posto 17 sui propri aerei; Renault in Italia ha venduto il suo modello R17 come R177 e alla Cesana Pariol, il tracciato per bob, slittino e skeleton in Piemonte, la curva 17 inizialmente era chiamata “Senza Nome”.
Per gli inglese venerdì 17 porta anche fortuna! Speriamo che in questo lockdown lo faccia per davvero!