Questa mattina nella Biblioteca dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia è stato presentato il ricco programma della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Ad annunciare i titoli relativi alle varie categorie in gara e fuori concorso ci ha pensato Alberto Barbera, direttore artistico del settore cinema, introdotto dal presidente della Biennale Roberto Cicutto. La nuova edizione della famosa kermesse italiana andrà in scena dall’ 1 all’11 settembre. Dopo un lungo periodo buio, che ha visto il letargo forzato delle sale cinematografiche, il mondo della settima arte riparte in presenza dal Lido, così come era avvenuto l’anno precedente. Anche in questa occasione non mancheranno le restrizioni, che influiranno sulle presenze in sala, dimezzate a 4000 posti. Ci sarà, inoltre, l’obbligo di prenotazione per la visione dei film e l’esibizione del green pass per l’ingresso in sala. Si prospetta, però, un’edizione ricca di sorprese e un red carpet che, questa volta, pullulerà anche di star internazionali, così come da tradizione.

La storica Arena del Lido e il Piccolo Teatro dell’Arsenale saranno due dei luoghi prescelti per le attese proiezioni. Al festival saranno presentati sia titoli dell’anno corrente, che film realizzati nel 2020 e, che per ragioni legate alla pandemia, non erano arrivati in sala nella scorsa edizione. Alberto Barbera ha voluto sottolineare come “la qualità media dei film sia maggiore rispetto agli anni precedenti” e espresso la sua felicità nel dichiarare ottimale lo state di salute del cinema mondiale. A testimonianza di questa buona notizia un numero da record: saranno, infatti, ben 59 i paesi del mondo presenti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Tra questi ci sarà anche l’Italia, che porterà al Lido 5 film in concorso e 3 fuori concorso. Alla Biennale ritornano anche le major hollywoodiane, tra cui spiccano i nomi di Walt Disney e della Warner Bros.

“Venezia 78”: i 21 titoli in gara nella categoria principale

Oltre al preannunciato “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar, film d’apertura della mostra, si aggiungono alla principale categoria “Venezia 78” gli altisonanti nomi di Pablo Larraín con “Spencer” e di Ana Lily Amirpour con “Mona Lisa and the Blood Moon”. Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar con “La grande bellezza“, ritorna al Lido insieme a Toni Servillo in “E’ stata la mano di Dio“. Mario Martone si affida, invece, ad un cast interamente partenopeo in “Qui rido io“, mentre i fratelli del cinema italiano, Fabio e Damiano d’Innocenzo, dopo il successo de “Le fate ignoranti“, dirigono “America Latina” con l’onnipresente Elio Germano.

Tra gli italiani in gara c’è anche Michelangelo Frammartino con “Il Buco” e Gabriele Mainetti con “Freaks Out“. La Francia partecipa al festival con “Un Autre Monde” di Stéphane Brizé, “L’Événement“, diretto da Audrey Diwan e “Illusions Perdues” di Xavier Giannoli. L’argentino Gastón Duprat si affida al talento indiscusso di Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martínez per portare sul grande schermo “Competencia Oficial“, mentre l’attrice americana Maggie Gyllenhall fa il suo esordio alla regia con “The Lost Daughter“, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Dalle Filippine arriva, invece, la sorpresa “On the job: The Missing 8“, firmata da Erik Matti. Paul Schrader presenta “The Card Counter” e Jan P. MatuszynkiLeave no Traces“. Infine partecipano a “Venezia 78” anche il messicano Lorenzo Vegas con “La Caja” e il promettente Valentyn Vasyanovych con “Reflection“. L’elenco completo degli interpreti dei film in concorso sono presenti al seguente link.

"E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino - Photo Credits: Cinematographe.it
“E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino – Photo Credits: Cinematographe.it

Orizzonti: i 19 film in concorso

Anche quest’anno si rinnova la sezione “Orizzonti“, dedicata ai film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive. Ad entrare in questo microcosmo i lavori di registi emergenti e di autori già noti al pubblico in certe aree del mondo. La giuria della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha decretato i 19 lungometraggi a contendersi il premio di categoria. L’unica italiana in gara è Laura Bispuri con “Il paradiso del pavone“. Sono, invece, 12 i cortometraggi che verranno presentati al festival e tra questi vi è anche “Il Turno” dei connazionali Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese.

All’interno di “Orizzonti” è stata introdotta anche la sezione “Orizzonti Extra“, di cui fanno parte due film fuori concorso. Si tratta di “Ato“, della regista Bárbara Paz, e di “Preghiera della sera“, firmato dall’italiano Giuseppe Piccioni. Per conoscere al meglio i titoli della sezione “Orizzonti” basterà consultare la pagina officiale de “La Biennale di Venezia“.

"Il Paradiso del pavone" di Laura Bispuri - Photo Credits: IMDb
“Il Paradiso del pavone” di Laura Bispuri – Photo Credits: IMDb

Fuori Concorso: il cinema d’autore al Lido

Durante gli undici giorni dedicati al grande cinema ci sarà l’occasione per ammirare i nuovi lavori di registi affermati. C’è molta attesa per “Dune“, opera fantascientifica dal cast stellare di Denis Villeneuve, così come per “The Last Duel“, film di Ridley Scott con Matt Damon e Adam Driver. A fare compagnia a questi due titoli c’è anche “Halloween Kills“, capitolo della saga horror diretto da David Gordon Green con Jamie Lee Curtis, alla quale sarà assegnato il Leone d’Oro alla carriera.

Il cinema italiano presenta tre opere: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo e “La scuola cattolica” di Stefano Mordini. Tra i fuori concorso ci sarà anche la categoria “Non Fiction“, che si compone di 8 titoli e in cui rientra anche “Ezio Bosso. Le cose che restano“, documentario realizzato da Giorgio Verdelli. Entrano a far parte dei fuori concorso anche la miniserie HBOScenes from a Marriage“, il cui regista è il loro Hagai Levi, e tre cortometraggi. Per visualizzare il programma completo della categoria basterà consultare la seguente pagina.

"Dune" - Photo Credits: La Biennale di Venezia
“Dune” – Photo Credits: La Biennale di Venezia

Biennale College Cinema

La Biennale di Venezia ha finanziato i lavori di formazione, ricerca e sperimentazione per lo sviluppo e la produzione di lungometraggi a micro-budget. Il laboratorio è stato aperto a registi e produttori provenienti da tutto il mondo. I lavori realizzati saranno presentati nella sezione “Biennale College Cinema“, che si compone di sette produzioni.

Venezia 78: Proiezioni speciali

Poiché il cinema ha il dovere di raccontare il tempo vissuto, la Biennale ha dato a due autori italiani la possibilità di presentare al festival le loro testimonianze sul periodo pandemico. Andrea Segue ha realizzato “La Biennale di Venezia: il cinema al tempo del Covid“, mentre Simona Ventura mostrerà al pubblico “Le sette giornate di Bergamo“.

Marta Millauro

Seguici su

Facebook

Metropolitan Magazine

Instagram

Twitter