Torna l’acqua alta a Venezia. Oggi, il picco massimo è stato di 120 cm, e le barriere del Mose si sono alzate, lasciando la città lagunare all’asciutto.

A Venezia torna ad azionarsi il Mose

A causa delle intense piogge e dei forti venti, a partire dalle 10:45 di questa mattina, Venezia è stata colpita nuovamente dal fenomeno dell’acqua alta. Il picco massimo previsto era di 130 cm, invece è stato di 120 cm. Tuttavia, è stato attivato il Mose: le barriere si sono alzate ancora una volta per proteggere la città lagunare, che, probabilmente, si troverà nella stessa situazione anche nel fine settimana, quando i valori potrebbero addirittura aumentare. Venezia, per ora, resta all’asciutto.

La pericolosità dell’alta marea

Più il fenomeno diventa intenso e durevole, più sarà pericoloso. Al di sotto degli 80 cm, la marea non è allarmante; a 110 cm viene definita sostenuta; quando si arriva a 130 cm, invece, molto sostenuta: al 40% la città è allagata; a 140 cm diventa un fenomeno straordinario, ossia un vero e proprio disagio. In quest’ultimo caso, a Piazza San Marco, ad esempio, ci sarebbero 60 cm di acqua, tanto che il centro storico sarebbe allagato per il 54%. Per fortuna, maree più alte si verificano sporadicamente.

I picchi più alti raggiunti dall’acqua in Italia

L’episodio più dannoso che si è mai verificato nella storia d’Italia ci fu nel 1966. Era il 4 novembre, il giorno della nota alluvione di Firenze, quando l’acqua arrivò a toccare il picco dei 194 cm. Nella città lagunare, invece, il picco massimo raggiunto dall’acqua sinora è di 186 cm; è accaduto lo scorso anno, sempre nel mese di novembre.

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