Il J’Accusedi Émile Zola rimane uno dei titoli giornalistici più famosi di tutti i tempi, ed è anche il titolo dell’ultima fatica di Roman Polański – in italiano J’accuse (L’ufficiale e la spia) -, sicuramente il film più atteso per questa 76esima Mostra del Cinema di Venezia. Ed è la cronaca minuziosa ed ispirata del celebre Affare Dreyfus.
Trama
Nel 1894, il capitano francese Alfred Dreyfus, quarantenne ufficiale di origini ebraiche, viene ingiustamente accusato di tradimento e spionaggio, e condannato all’ergastolo da scontarsi sulla temibile Isola del Diavolo, nella Guyana francese.
Recensione
Se vogliamo, il film j’accuse ha come sottofondo un’immagine smaccatamente autobiografica e non è difficile trovare tra le righe l’esperienza personale del regista (seppur non volendo). Ma nonostante ciò il lungometraggio ha un rigore e una precisione sia nella ricostruzione storica sia in quello che sono l’ambientazione e i costumi. La bellezza di questo film è anche che non viene, quasi, per niente romanzato come spesso accade e in questo Roman Polanski è stato abile. A renderlo speciale è soprattutto l’interpretazione di Louis Garrel dove interpreta Alfred Dreyfuss.
In tutto ciò la scelta delle musiche affidata al premio Oscar Alexandre Desplat completa il quadro di un film che possiamo considerare quasi tra le cinque pellicole che potrebbero vincere il Leone D’Oro.
In Italia esce il 21 novembre 2019 distribuito da 01 distribuzione con il nome “l’ufficiale e la spia“