La situazione in Venezuela è ancora molto tesa, dopo l’annuncio della “fase finale” da parte del leader Juan Guaido, sono in corso scontri tra esercito e manifestanti
Dopo il lancio dell'”Operacòn Libertad” da parte di Guaido contro il presidente Nicolas Maduro sono in corso pesanti scontri tra soldati e manifestanti.
In mattinata Juan Guaido si è appellato all’esercito per unirsi all’opposizione nel tentativo di destituire Maduro. Alcuni reparti dell’esercito si sarebbero schierati con i leader di opposizione Guaido e Leopoldo Lopez prendendo il controllo della base di La Carlota a Caracas e di un’Arteria Stradale.
“Le forze armate nazionali hanno preso la giusta decisione e possono contare sul supporto del popolo venezuelano” ha detto il leader che guida l’opposizione “è arrivato il momento di portare a termine la battaglia”. A rispondere alle parole di Guaido è stato su Twitter il Ministro dell’informazione Venezuelana, Jorge Rodríguez, che ha detto che è in atto un piccolo tentativo di colpo di stato da parte di un gruppo di “militari traditori” e che il governo lo reprimerà.
Le reazioni internazionali non tardano ad arrivare: Stati Uniti e Colombia si schierano dalla parte di Guaido esaltando l’Operaciòn Libertad come la fine di Maduro. Cuba e Bolivia, invece, hanno reazioni totalmente opposte e denunciano il colpo di stato messo in atto da forze straniere.
Gli ultimi aggiornamenti parlano di una situazione caotica a Caracas dove i militari della Guardia Nazionale sono stati ripresi in un video mentre investono i manifestanti. Sono stati bloccati i Social Media, la CNN e anche Radio Caracas ha sospeso le trasmissioni governative.
Si attendono sviluppi.